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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Bendinelli, Goffredo: Tomba con vasi e bronzi del V secolo avanti Cristo: scoperta nella necropoli di Todi
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0429

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84&

TOMBA CON VASI E BRONZI ECC.

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bile per lo stato di sobbollimelo del metallo. Da cia-
scuna parte è simmetricamente ripetuta una piccola
hgura del tipo di Eracle, un ginocchio piegato a terra
e la clava od altra arma levata sopra il capo, in atto
di colpire (Eracle e Antiope?) (flg. 4). La barba della
protome centrale e altri particolari del rilievo sono
lavorati al bulino. Dimensioni mm. 40 X 53 (1).

Fin. 4

IV-V. — N. 2 applicazioni ornamentali di bronzo,
affatto identiche, con figura muliebre, Ninfa o Me-
nade, vestita di himation gettato sulla spalla sinistra,
fra due Satiri barbati, con lunghe orecchie e abbon-
dante coda equina (tig. 5).

Fio 5.

11 gruppo, simmetrico, dalle figure aventi tutte il
viso di fronte, riposa sull'orlo di un piano ad inse-
natura ricurva, con bordo dentellato e sei piccoli fori
in linea lungo il bordo. Dimensioni mm. 40 X 53 (2).

(') Cfr. Babelon-Blanchet, Calai, des bronzei ant. de la
Biblioth. Nat-, n. 579: applicazione simile, con Eracle e Mi-
nerva combattenti; inoltre Reinach, Rép. de la stat-, II, p. 235,
3; Rosclier, Lexikon, p, 2262; Martha, L'art étrusque, flg. 348.

(2) Per questo genere di bronzi decorativi, applicati ordi-
nariamente su vasi dello stesso metallo, cfr. Savignoni, Di un
bronzetto arcaico dell'Acropoli di Atene, in Monumenti An-
tichi dei Lincei, voi. VII, pag. 277 segg.

Monumenti Antichi — Vol. XXIV.

VI. — Grande lebete steriforme. di bronzo lami-
nato, a labbro fortemente rientrante, composto di vari
pezzi connessi insieme mediante bolloni ribaditi ; in
frammenti. Sulla spalla del vaso due grossi anelli fusi
unitamente a una piastra ad alette, di notevole spes-
sore, applicata alle pareti del vaso con ribaditura
interna. L'ansa, unica, di questo vaso era di ferro,
come si vede dai frammenti ossidati rimasti aderenti
all'orlo del lebete (*).

Si conservano sulle pareti del vaso le tracce del
fuoco. Diam. della bocca del lebete, m. 0,20; della
pancia, m. 0,40.

VII. — Grande vaso di bronzo fuso a spesse pa-
reti, a pancia rigonfia verso l'orlo e rientrante verso
il piede (situla o stamnos); in frammenti.

Vili. — Basso lebete o teglia di bronzo fuso,
ad orlo piatto, strettissimo, mancante del fondo. Ap-
plicate verticalmente all'orlo del lebete due anse a
dorso ricurvo a schiacciato, e facce piane, terminate
in due scudetti di minore spessore. Ciascuno di questi
porta graffite leggermente due rozze volute con pal-
metta rovescia. L'orlo dell'ansa e dei relativi scudetti
è periato. Diam. del lebete m. 0,30; alt. delle anse
mm. 85.

IX-X. — Coppia di pesanti anse di bronzo (fig. 6),
terminanti a scudetti cuoriformi, finemente lavorate a
rilievo, con un nodo alla sommità del bastoncello
ricurvo, volute annodate al centro degli scudetti e
file di perle lungo l'arco dell'ansa e alle estremità
di quello, appartenenti con ogni probabilità ad uno
stamnos. Alt. m. 0,115; larghezza mass. m. 0,184(2).

XI. — Piatto da filtro (fig. 7), in bronzo fuso, con
breve parte dell'orlo e tutto il fondo traforato man-

(') Cfr. per l'esatto confronto con questo un lebete simile,
ben conservato, rinvenuto in una tomba a camera di Orvieto,
pubblicato in Monum. dell' ht., Supplemento, tav. IX, 28. In
Bullettino dell'ht., 1878, p. 10, l'oggetto è così descritto:
u Grande catino di bronzo (lebete) semplice, in parte rotto,
alto m. 0,24, diam. nel fondo m. 0,68, nella bocca m. 0,53».
La tomba, ricca di buccheri a rilievi e di altri bronzi arcaici,
apparteneva certamente al VI secolo av. Cr.

(2) Cfr. la suppellettile rinvenuta in una tomba in con-
trada Le Logyie, in Notizie scavi, 1879, pag. 259 segg., con
due coppie di anse consimili. V'ed. anche in A. Grenier, Bo-
logne Villanovienne et étrusque, situle o stamnoi di bronzo
riprodotti a fig. 105.

Anse di bronzo simili, prive di decorazioni, notansi nella
ricca collezione inedita di bronzi già appartenente al Museo
Kircheriano ed ora passata al Museo Nazionale di Villa Giulia,
ove si trovano in attesa di riordinamento.

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