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Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0060
Il
IL TEMPIO NURAG1CO DI S. ANASTASIA ECC.
112
conica, con le pareti dello spessore di cm. 4 e del
diametro di m. 1,00, che si alzavano dal fondo di
cenere per l'altezza di m. 0,30; tale altezza era
certo in origine maggiore, perchè l'orlo superiore ap-
pariva stroncato (fig. 112).
Un recipiente di identiche dimensioni e dello
stesso aspetto si presentò anche nell' interno del re-
cinto M, come si vede dalla fotografia a tìg. 11 a.
Nella torre E, esaminando diligentemente lo strato
di ceneri che formava il fondo del recipiente e del
Fig. 112. — Resti del forno fusorio entro la torre sporgente E.
Il recipiente si andava leggermente restringendo
verso il basso, ma non presentava fondo, che era in-
vece costituito da uno strato di cenere compattissima
e pochi resti di carbone. Le pareti esterne di questo
manicotto di terracotta presentavano delle varie in-
cavature, di dimensioni e di aspetto consimile, lungo
tutta la circonferenza, le quali apparivano formate
dalla pressione di una punta appena sbozzata di un
palo in legno che fosse stato poggiato ed in parte
piantato, dall'alto in basso, sopra la parete del vaso
quando era ancora fresca e prima che questa subisse
l'azione del fuoco (fig. 114).
vano interno, si ebbero i resti di un altro manicotto
in terracotta, dello stesso diametro e sottostante a
quello superiore, ma disposto in modo eccentrico,
sporgendo cioè per circa una metà al di fuori del
manicotto soprastante. Di un altro consimile mani-
cotto in terracotta, rimaneva il circolo completo della
base sul fondo del recinto, accosto alla parete, ed
anch'esso situato ad un livello più basso del mani-
cotto che occupava il centro. Questi due manicotti
dello strato inferiore rappresentano evidentemente due
fatti anteriori a quello che si mostra nello strato più
alto.
IL TEMPIO NURAG1CO DI S. ANASTASIA ECC.
112
conica, con le pareti dello spessore di cm. 4 e del
diametro di m. 1,00, che si alzavano dal fondo di
cenere per l'altezza di m. 0,30; tale altezza era
certo in origine maggiore, perchè l'orlo superiore ap-
pariva stroncato (fig. 112).
Un recipiente di identiche dimensioni e dello
stesso aspetto si presentò anche nell' interno del re-
cinto M, come si vede dalla fotografia a tìg. 11 a.
Nella torre E, esaminando diligentemente lo strato
di ceneri che formava il fondo del recipiente e del
Fig. 112. — Resti del forno fusorio entro la torre sporgente E.
Il recipiente si andava leggermente restringendo
verso il basso, ma non presentava fondo, che era in-
vece costituito da uno strato di cenere compattissima
e pochi resti di carbone. Le pareti esterne di questo
manicotto di terracotta presentavano delle varie in-
cavature, di dimensioni e di aspetto consimile, lungo
tutta la circonferenza, le quali apparivano formate
dalla pressione di una punta appena sbozzata di un
palo in legno che fosse stato poggiato ed in parte
piantato, dall'alto in basso, sopra la parete del vaso
quando era ancora fresca e prima che questa subisse
l'azione del fuoco (fig. 114).
vano interno, si ebbero i resti di un altro manicotto
in terracotta, dello stesso diametro e sottostante a
quello superiore, ma disposto in modo eccentrico,
sporgendo cioè per circa una metà al di fuori del
manicotto soprastante. Di un altro consimile mani-
cotto in terracotta, rimaneva il circolo completo della
base sul fondo del recinto, accosto alla parete, ed
anch'esso situato ad un livello più basso del mani-
cotto che occupava il centro. Questi due manicotti
dello strato inferiore rappresentano evidentemente due
fatti anteriori a quello che si mostra nello strato più
alto.