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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 25.1918

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Taramelli, Antonio: Il Tempio Nuragico di S. Anastasia in Sardara (Prov. di Cagliari)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0062
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115 IL TEMPIO NURAGICO

da un letto di cenere e sabbia, questa specie di tino
o di manicotto, di grosse pareti ; al di sopra di questo
manicotto in argilla e contro al fianco esterno di esso
era fissata una gabbia di pali in legno, le cui estre-
mità inferiori si piantavano contro la faccia esterna
del manicotto e che erano intrecciati tra di loro con

S. ANASTASIA ECC. jjg

spessi strati di carbone. Tutto attorno alla muffola
lo spazio tra di essa ed il muro della fornace era
riempito di combustibile sino alla bocca, lasciandovi
le opportune vie di aereazione. Veniva poi acceso il
fuoco, che investiva completamente la gabbia, induriva
e cuoceva la muffola in terracotta, rendeva incande-

Fjg. 114. — Muffola o manicotto in terracotta del forno fusorio della torre E.

leggere traverse e con vincastri La gabbia aveva scente l'intiera massa del combustibile e del mine-
il solo scopo di trattenere nel centro della fornace il rale e continuamente alimentato dall'alto della bocca,

Fig- 115. — Sezione del forno fusorio rinvenuto entro la torre E.

carico di combustibile e di minerale durante la de-
licata operazione del caricamento del forno e della
sua accensione.

Formata la gabbia, il fondo del recipiente in ter-
racotta era riempita di carbone, poi il restante del
manicotto e la gabbia erano riempiti con successivi
strati molto esili di minerale di rame, separati da

f1) Come si vede dalla ricostruzione, disegnata dal pro-
fessor Giarrizzo, nella stessa figura 116 si hanno le due supposi-
zioni: che la gabbia destinata a contenere il minerale ed il
combustibile sia piantata o all'esterno della muffola di argilla
ovvero all'interno; in questo caso le impronte sulla faccia
esterna della muffola si dovrebbero a piuoli di rinforzo appli-
cati contro la muffola stessa, tra questa ed il muro.

fondeva gli strati sottili del minerale stesso che si
andava raccogliendo in basso, sul fondo della muffola
stessa. Così, spento il fuoco, disfatta la fornace, rasa
a terra la muffola, si raccoglieva al fondo di essa il
panello di rame, delle dimensioni e del peso usuale
dei panelli sardi; da IO a lo cm. di diametro e
del peso da 800 a 1500 grammi.

Il lavoro di preparazione della fornacetta e della
muffola, il caricamento della fornace non era indiffe-
rente ; ma, anzitutto, i materiali, pietre, argilla, legna
e carbone erano largamente a disposizione dell'indi-
geno nuragico e l'abitudine al lavoro rendeva age-
vole e sollecita la costruzione necessaria per ogni in-
fornata; d'altro canto il pregio del metallo e più an-
 
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