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NECROPOLI BARBARICA DI NOCERA UMBRA
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mentre la parte di mezzo, che ricadeva sul petto,
era costituita da sette pendaglieli in forma di giglio
ottenuti con cordicella d'oro e saldati sopra una la-
minetta pure di oro, ciascuno dei quali era munito
d'appiccagnolo a tubetto e alternato con grani sferici
di foglia d'oro. Tra questi pendagli erano disposte
tre'lunghe gocce in lamina d'oro.
r
Pie. 44.
c) Filo di collana lateralmente composto di
grani di smalto vitreo bianchi, verdi e rossi, alter-
nati con qualche grano di corallo. Nel mezzo del filo
erano appese sette monete d'oro (terzo di solido) del-
l' imperatore Giustiniano (Brit. Mm. Cai. Imp. Bys.
Coins, tav. IV, 14) a cui furono aggiunti con sal-
datura gli appiccagnoli a grani ovoidali di oro ornati
con filograna e sull'orlo esterno saldati due giri di
perline di oro I pezzi che componevano questa
(l) Cullane di monete d'oro (solidi di Giustiniano) circon-
collana erano inseriti in un filo di rame uncinato ad
una estremità e piegato a maglia nell'altra.
d) Piccolo filo di perle. Se ne raccolsero sol-
tanto sei intatte.
e) Fibula a borchia d'oro contornata nel fondo
da cordoncini e ornata nella parte anteriore con la-
mine sottili di oro messe per taglio e disposte in tre
zone concentriche, tra le quali, pure con laminetta
d'oro, furono ottenute le incassature ovvero i castoni
a disegno ondulato e ad archetti trilobati. Entro questi
castoni dovevano essere racchiusi gli smalti a vari
colori, oggi consumati dalla terra. Gli occhietti e la
staffa che servivano per la snodatura e la presa del-
l'ardiglione erano di oro massiccio, ornati di filograna
e saldati, dietro al fondo della fibula, come in tutti
gli esemplari congeneri. La spilla però era di bronzo.
Diam. mm. 44. Fu raccolta sullo sterno, e non vi
ha dubbio che servisse per allacciare il mantello,
nello stesso modo che in tombe più. modeste troviamo
a quello stesso posto un semplice spillone di argento
o di rame, che talvolta erroneamente può prendersi
per ago crinale.
f) Croce equilatera in lamina d'oro sbalzata
lungo i margini con serie di triangoli punteggiati.
Largh. mm. 62.
g) Coppia di fibule grandi di argento ottenute
colla fusione, e della solita forma, eccezione fatta
della placca superiore, che in luogo di essere arcuata,
è a piastra rettangolare, decorata in giro con otto ca-
pocchie sferiche. L'arco è ornato con due fasce in
croce e nel rimanente del campo, come per tutto il
resto della placca e dell'appendice, con nodi dorati.
Apparisce evidente, che la forte doratura fatta a fuoco
aveva lo scopo di coprire i soli fondi; cioè dopo la
doratura furono raschiate e levigate le parti promi-
nenti. Alt. mm. 130. Queste due fibule furono tro-
date da cordicelle, con piccoli grani e appiccagnoli a filograna
si ebbero dalla tomba 7 di Castel Trosino. Una sola moneta
con quell'ornamento appartiene alla collana della tomba 115,
e tutte le altre di questa medesima collana sono attaccate per
mezzo di semplice fascetta striata. Anche a Cividale nelle
tombe scoperte per gli scavi del 1821 fuori Porta Nuova si
trovarono monete di Giustiniano legate per collana. Del resto
pare che fosse in uso presso i popoli barbari d'infilare le mo-
nete nelle collane. Moltissime tombe di persone modeste, sco-
perte nel sepolcreto di Castel Trosino hanno dato gran nu-
mero di monete romane di età imperiale appositamente forate.
NECROPOLI BARBARICA DI NOCERA UMBRA
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mentre la parte di mezzo, che ricadeva sul petto,
era costituita da sette pendaglieli in forma di giglio
ottenuti con cordicella d'oro e saldati sopra una la-
minetta pure di oro, ciascuno dei quali era munito
d'appiccagnolo a tubetto e alternato con grani sferici
di foglia d'oro. Tra questi pendagli erano disposte
tre'lunghe gocce in lamina d'oro.
r
Pie. 44.
c) Filo di collana lateralmente composto di
grani di smalto vitreo bianchi, verdi e rossi, alter-
nati con qualche grano di corallo. Nel mezzo del filo
erano appese sette monete d'oro (terzo di solido) del-
l' imperatore Giustiniano (Brit. Mm. Cai. Imp. Bys.
Coins, tav. IV, 14) a cui furono aggiunti con sal-
datura gli appiccagnoli a grani ovoidali di oro ornati
con filograna e sull'orlo esterno saldati due giri di
perline di oro I pezzi che componevano questa
(l) Cullane di monete d'oro (solidi di Giustiniano) circon-
collana erano inseriti in un filo di rame uncinato ad
una estremità e piegato a maglia nell'altra.
d) Piccolo filo di perle. Se ne raccolsero sol-
tanto sei intatte.
e) Fibula a borchia d'oro contornata nel fondo
da cordoncini e ornata nella parte anteriore con la-
mine sottili di oro messe per taglio e disposte in tre
zone concentriche, tra le quali, pure con laminetta
d'oro, furono ottenute le incassature ovvero i castoni
a disegno ondulato e ad archetti trilobati. Entro questi
castoni dovevano essere racchiusi gli smalti a vari
colori, oggi consumati dalla terra. Gli occhietti e la
staffa che servivano per la snodatura e la presa del-
l'ardiglione erano di oro massiccio, ornati di filograna
e saldati, dietro al fondo della fibula, come in tutti
gli esemplari congeneri. La spilla però era di bronzo.
Diam. mm. 44. Fu raccolta sullo sterno, e non vi
ha dubbio che servisse per allacciare il mantello,
nello stesso modo che in tombe più. modeste troviamo
a quello stesso posto un semplice spillone di argento
o di rame, che talvolta erroneamente può prendersi
per ago crinale.
f) Croce equilatera in lamina d'oro sbalzata
lungo i margini con serie di triangoli punteggiati.
Largh. mm. 62.
g) Coppia di fibule grandi di argento ottenute
colla fusione, e della solita forma, eccezione fatta
della placca superiore, che in luogo di essere arcuata,
è a piastra rettangolare, decorata in giro con otto ca-
pocchie sferiche. L'arco è ornato con due fasce in
croce e nel rimanente del campo, come per tutto il
resto della placca e dell'appendice, con nodi dorati.
Apparisce evidente, che la forte doratura fatta a fuoco
aveva lo scopo di coprire i soli fondi; cioè dopo la
doratura furono raschiate e levigate le parti promi-
nenti. Alt. mm. 130. Queste due fibule furono tro-
date da cordicelle, con piccoli grani e appiccagnoli a filograna
si ebbero dalla tomba 7 di Castel Trosino. Una sola moneta
con quell'ornamento appartiene alla collana della tomba 115,
e tutte le altre di questa medesima collana sono attaccate per
mezzo di semplice fascetta striata. Anche a Cividale nelle
tombe scoperte per gli scavi del 1821 fuori Porta Nuova si
trovarono monete di Giustiniano legate per collana. Del resto
pare che fosse in uso presso i popoli barbari d'infilare le mo-
nete nelle collane. Moltissime tombe di persone modeste, sco-
perte nel sepolcreto di Castel Trosino hanno dato gran nu-
mero di monete romane di età imperiale appositamente forate.