561
GLI SCAVI IMTORNO a I.'aTHENAION DI SIRACUSA
562
miche aretine genuine, assai scarsi, si riferiscono per
lo più ai consiuti piatti, e portano le marche:
CRIS FI IL IX I-ETTI HO SE
P ÌM I
(sic)
PVLLI SAAIA L-VM
Di coppe a rilievi si ebbero piccoli ma graziosi
zione pallila e matta; ne ricuperammo diversi cam-
pioni, uno de quali con un grande monogramma ^
profondamente graffito e certo tardissimo.
Di manichi d'anfora bollati un solo esemplare
coll'elegante, ma oscuro monogramma Sg>
Fra. 149.
saggi tutti floreali, che lio riuniti nel cliché flg. 151.
Colla decadenza dell'impero l'industria aretina, ovun-
Fig 150.
que diffusa nelle province, degenera in una quantità
di prodotti scadenti, che dell'antica e gloriosa marca
non sono più che un pallido ricordo. Nell'età cri-
stiana si hanno ancora dei piatti rossi, ma a colora-
Momjjie.sti Antichi — Vol. XXV.
Le poche ceramiche bizantine e le maioliche ad
invetriatura potranno essere oggetto di una nota in
altra sede; esse derivano tutte dagli strati supremi.
L) Piramidette, oscilla, cilindri fit-
tili. Con questo gruppo ho costituita una miscel-
lanea littile, di età ancora elevata. Delle piramidette
tìtt.li, di uso e significato cotanto controverso ('), ma
che di preferenza appariscono nei luoghi di culto, ab-
biamo raccolti 25 esemplari; di più 4 esemplari co-
nici; nessuno di essi è munito di marche, lettere,
bolli o graffiti. Così è liscio l'unico oscillum, in forma
di borsa, perchè uscito dallo stampo mancante di un
segmento della periferia. Un unico cilindro a dopp.u
capocchia reca nelle teste due croci graffite.
m) Lucerne. Del periodo aureo si ebbero ap-
pena i frammenti di un pajo di lucerne attiche nere
ombelicate che risalgono al V secolo.
(i) Veggasi per ciò Orsi, Gela, col. 678 e segg.
30
GLI SCAVI IMTORNO a I.'aTHENAION DI SIRACUSA
562
miche aretine genuine, assai scarsi, si riferiscono per
lo più ai consiuti piatti, e portano le marche:
CRIS FI IL IX I-ETTI HO SE
P ÌM I
(sic)
PVLLI SAAIA L-VM
Di coppe a rilievi si ebbero piccoli ma graziosi
zione pallila e matta; ne ricuperammo diversi cam-
pioni, uno de quali con un grande monogramma ^
profondamente graffito e certo tardissimo.
Di manichi d'anfora bollati un solo esemplare
coll'elegante, ma oscuro monogramma Sg>
Fra. 149.
saggi tutti floreali, che lio riuniti nel cliché flg. 151.
Colla decadenza dell'impero l'industria aretina, ovun-
Fig 150.
que diffusa nelle province, degenera in una quantità
di prodotti scadenti, che dell'antica e gloriosa marca
non sono più che un pallido ricordo. Nell'età cri-
stiana si hanno ancora dei piatti rossi, ma a colora-
Momjjie.sti Antichi — Vol. XXV.
Le poche ceramiche bizantine e le maioliche ad
invetriatura potranno essere oggetto di una nota in
altra sede; esse derivano tutte dagli strati supremi.
L) Piramidette, oscilla, cilindri fit-
tili. Con questo gruppo ho costituita una miscel-
lanea littile, di età ancora elevata. Delle piramidette
tìtt.li, di uso e significato cotanto controverso ('), ma
che di preferenza appariscono nei luoghi di culto, ab-
biamo raccolti 25 esemplari; di più 4 esemplari co-
nici; nessuno di essi è munito di marche, lettere,
bolli o graffiti. Così è liscio l'unico oscillum, in forma
di borsa, perchè uscito dallo stampo mancante di un
segmento della periferia. Un unico cilindro a dopp.u
capocchia reca nelle teste due croci graffite.
m) Lucerne. Del periodo aureo si ebbero ap-
pena i frammenti di un pajo di lucerne attiche nere
ombelicate che risalgono al V secolo.
(i) Veggasi per ciò Orsi, Gela, col. 678 e segg.
30