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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
768
Tutta la zona del Marghine, che è quasi il cuore,
la spina dorsale dell'isola, è ricchissima di monu-
menti preistorici che si contano a molte centinaia
in tutto quanto il territorio, che comprende nume-
Ma discorrere di tutta questa immensa rete di
costruzioni nuragiche condurrebbe molto lungi; giova
quindi limitarmi al campo già vasto di Bonorva, il
cui territorio di Ettari 14224 ha assorbito anche quelli
Fig. 1 — La situazione di Bonorva e dell' altipiano del Marghine.
rosi comuni, tra cui Bonorva, Semestene, Macomer,
Silanus, Bortigali, Bono, ecc. ecc. Il loro grande nu-
mero, il loro adattamento alle condizioni topogra
fiche del territorio sono una prova della intensità
della popolazione protosarda abitante nel territorio,
come anche dello scopo di abitazione congiunto a
quello di dominio e di difesa del territorio di questi
edifìci isolani.
dei villaggi disparsi, o prossimi a disparire, di Tre-
chiddu e di Rebeccu.
Fu appunto il grande spopolamento delle cam-
pagne, durante il triste corso dei lunghi secoli pas-
sati dall'età romana, il concentramento della popola-
zione in un sol borgo, che qui, come in tutta la
Sardegna, portò il deperimento in tutte le condizioni
territoriali e climatiche, l'impaludamento dei pianori
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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Tutta la zona del Marghine, che è quasi il cuore,
la spina dorsale dell'isola, è ricchissima di monu-
menti preistorici che si contano a molte centinaia
in tutto quanto il territorio, che comprende nume-
Ma discorrere di tutta questa immensa rete di
costruzioni nuragiche condurrebbe molto lungi; giova
quindi limitarmi al campo già vasto di Bonorva, il
cui territorio di Ettari 14224 ha assorbito anche quelli
Fig. 1 — La situazione di Bonorva e dell' altipiano del Marghine.
rosi comuni, tra cui Bonorva, Semestene, Macomer,
Silanus, Bortigali, Bono, ecc. ecc. Il loro grande nu-
mero, il loro adattamento alle condizioni topogra
fiche del territorio sono una prova della intensità
della popolazione protosarda abitante nel territorio,
come anche dello scopo di abitazione congiunto a
quello di dominio e di difesa del territorio di questi
edifìci isolani.
dei villaggi disparsi, o prossimi a disparire, di Tre-
chiddu e di Rebeccu.
Fu appunto il grande spopolamento delle cam-
pagne, durante il triste corso dei lunghi secoli pas-
sati dall'età romana, il concentramento della popola-
zione in un sol borgo, che qui, come in tutta la
Sardegna, portò il deperimento in tutte le condizioni
territoriali e climatiche, l'impaludamento dei pianori