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FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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modo che questa porta offre quasi l'aspetto di un
dolmen.
Il recinto è quasi completo, solo ha una breccia
in faccia alla porta.
Quale origine e quale uso possono avere avuti
questi recinti? Il loro carattere nuragico non può
essere messo in dubbio; d'altronde non avrebbe al-
cuno scopo l'impiego di massi così grandi per for-
ed anche lastroni, e spesso anche della stessa roccia
affiorante sul posto.
In qualche tratto si può ancora osservare la con-
vessità dell'antica strada, più raramente, i solchi delle
ruote.
In Berraghe fu recentemente trovata un' iscrizione
miliaria, che portata a Bonorva, fu poi donata al
Museo per cura del sig. Bachisio Carni, segretario Co-
Fio. 15. — Vista della fronte del recinto di « Sos Alvanzales », sull'altipiano di Su Monte, presso Bonorva.
mare recinti di chiusura di bestiame, usati anche
oggigiorno, ma con materiali assai più piccoli ed, in
genere, di dimensioni assai meno ampie. La spiega-
zione può forse trovarsi in questo fatto. Attraverso
all'altipiano di Bonorva, in regione Berraghe, a breve
distanza da Mura Ulas, a circa 4 chilometri dalla
cantoniera « Sa Tilipera » si osservano ancora i resti
dell'antica via romana Carales- Turres, che saliva da
Molaria (attuale Mulargia), superava nel punto più
agevole l'altopiano basaltico per scendere verso Bebeccu,
in direzione di Hafa. Questa strada, che è visibile
in molti punti, è specialmente conservata in regione
Berraghe, presentando per molti tratti le crepidini
laterali rilevate, in massi di lava ben congegnati e la
massicciata costituita in massi più piccoli, blocchi
mimale. Dell' inscrizione si vedono solo queste lettere.
. xxxv
caes
àvc\a
piisfelicis
nobisqvo
Un'altra inscrizione fu pure da me rinvenuta,
presso la strada, in trachite tenera; le lettere sono
quasi scomparse ; non leggonsi che questi resti di due
linee :
RES
TVER
La data della costruzione di questa via romana
non ci è nota ; ma è certo assai antica, forse è la più
FORTEZZE, RECINTI, FONTI SACRE ECC.
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modo che questa porta offre quasi l'aspetto di un
dolmen.
Il recinto è quasi completo, solo ha una breccia
in faccia alla porta.
Quale origine e quale uso possono avere avuti
questi recinti? Il loro carattere nuragico non può
essere messo in dubbio; d'altronde non avrebbe al-
cuno scopo l'impiego di massi così grandi per for-
ed anche lastroni, e spesso anche della stessa roccia
affiorante sul posto.
In qualche tratto si può ancora osservare la con-
vessità dell'antica strada, più raramente, i solchi delle
ruote.
In Berraghe fu recentemente trovata un' iscrizione
miliaria, che portata a Bonorva, fu poi donata al
Museo per cura del sig. Bachisio Carni, segretario Co-
Fio. 15. — Vista della fronte del recinto di « Sos Alvanzales », sull'altipiano di Su Monte, presso Bonorva.
mare recinti di chiusura di bestiame, usati anche
oggigiorno, ma con materiali assai più piccoli ed, in
genere, di dimensioni assai meno ampie. La spiega-
zione può forse trovarsi in questo fatto. Attraverso
all'altipiano di Bonorva, in regione Berraghe, a breve
distanza da Mura Ulas, a circa 4 chilometri dalla
cantoniera « Sa Tilipera » si osservano ancora i resti
dell'antica via romana Carales- Turres, che saliva da
Molaria (attuale Mulargia), superava nel punto più
agevole l'altopiano basaltico per scendere verso Bebeccu,
in direzione di Hafa. Questa strada, che è visibile
in molti punti, è specialmente conservata in regione
Berraghe, presentando per molti tratti le crepidini
laterali rilevate, in massi di lava ben congegnati e la
massicciata costituita in massi più piccoli, blocchi
mimale. Dell' inscrizione si vedono solo queste lettere.
. xxxv
caes
àvc\a
piisfelicis
nobisqvo
Un'altra inscrizione fu pure da me rinvenuta,
presso la strada, in trachite tenera; le lettere sono
quasi scomparse ; non leggonsi che questi resti di due
linee :
RES
TVER
La data della costruzione di questa via romana
non ci è nota ; ma è certo assai antica, forse è la più