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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

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Giglioli, Giulio Q.: Cavernette e ripari preistorici nell'agro falisco
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https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0061

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CAVERNETTE E RIPARI PREISTORICI NELL'AGRO FALISCO

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colate ; triangolari., l'ima di piromaca bianca robusta
e rozza, l'altra di silice bruna.

In cotesta località si trovano scogli strapiombanti
sotto i quali sgorga la ricca sorgente della Levinosa.
Non vi esistono grotte, ma sui piccoli pianetti sca-
glionati a varie altezze, i quali permettono un facile
accesso ai plateaux superiori, poterono stanziarsi i
primitivi a riparo delle rupi.

Nel Preistorico esistono: una rozza scheggia a
dente di squalo, triangolare e robusta, ritoccata solo
ai lati convergenti alla punta, come quelle descritte
di Orte ; notevole un pugnale triangolare o giavellotto,
svelto, di squisito lavoro con delicate alette, di selce
bianco-cinerea.

Marsano. — L'ing. Adolfo Apolloni raccoglieva
e donava al Preistorico un'accetta levigata di roccia
chiara verdiccia, forata in testa, eh' è l'unico esemplare
ch'io conosca per la regione. Questa scarsità, da altri
confermatami, per il territorio falisco, è singolare, in
quanto le accette levigate non manchino sull'opposto
versante del Cimino. Una del Cimino me ne veniva di
recente comunicata dal principe D. Alessandro Euspoli,
e figura ora nel Museo Preistorico (1).

1'] probabile che da quei paraggi provenga l'esem-
plare di Mazzano, o che sia uscito da una tomba
etnisca come farebbe credere il vederlo forato in testa.

Nepi. — Il compianto ingegnere Pietro Giannelli
De Maris, che fu allievo del Ponzi, aveva formato e
conservava nella Sua casa una collezione di anticaglie
tra cui primeggiava una bella serie litica. Sarebbe
stato bene salvarla, poiché il Giannelli aveva tenuto
esatto conto delle provenienze e non pochi oggetti
aveva personalmente raccolti. Quanto io potevo esa-
minare in Nepi, per cortesia degli eredi, non era che
ben piccola parte di ciò che il Giannelli aveva saputo
adunare.

Una delle località più fertili di trovamenti è la
contrada Massa ai vocaboli l'Ara. Montepuccio, Spi-
naceto.

Offrivano inoltre con frequenza oggetti le contrade
di Gràciolo, specialmente nel terreno S. Marcello e
della Conserva, in vocabolo Monteantico; la contrada

(') Il Mancinelli-Scotti, loc. cit,. pag. 7, accenna a fondi di
capanna apparsi sui colli di S. Giovanni di Bieda : da quella
località perviene qualche bella accetta levigata.

Monumenti Antichi — Vol. XXVI.

di Valdìano, in vocabolo Montebiancone, nel terreno
di Francesco Mario Penteriani, e fuori Porta Ro-
mana al vocabolo Le Croci.

Si tratta di diverse cuspidi peduncolate ellittiche
o triangolari, cioè della classe III. tipi 6° e 7° della
mia classificazione, taluna corta e larga; di qualche
coltellino neolitico; di qualche rozzo raschiatoio. Manca
la ceramica relativa. Poiché sono i consueti tipi, non
è il caso di minute descrizioni.

L'abbondanza di coteste vestigia indica che nei
dintorni di Nepi dovettero esistere degli abitati neoli-
tici all'aperto, e tombe d'età eneolitica ed è molto
probabile che ricerche metodiche condotte in passato,
quando le vestigia si segnalavano con più frequenza,
sarebbero state fruttuose.

Castel Sant'Alta. — Tale Lorenzo Valentini, detto
il pescatore nel suo fondo La chiusa, rinveniva un
piccolo raschiatoio quadrangolare di silice rossa, ritoc-
cato al margine, con taccia inferiore piana.

Di Castel S. Elia il Preistorico possiede: una
piccola cuspide per freccia, triangolare, con lungo
peduncolo e alette mal disegnate, di piromaca; una
cuspide per giavellotto ellittica, appiattita, con ben
marcate alette di agata grigia traslucida; un pugnale
triangolare, con codolo triangolare, di agata grigia zo-
nata, opaca; la magnifica lama arcuata della fig. 10.

Il complesso dei trovamenti accenna ad una fase
avanzata dell'età della pietra.

Ronciglione. — Un coltello-punterolo, tozzo e
largo, ritoccato solo ai lati, di silice rossiccia.

Due cuspidi silicee peduncolate, triangolari, ro-
buste, di silice macchiata.

Questi oggetti figurano nella raccolta Giannelli-
De Maris, come provenienti dai dintorni di Ronci-
glione, ma senza, più precisa indicazione.

Civitacastellana. — Nella contrada Piano del-
l'Olmo, vocabolo Villa, terreno della Compagnia Sa-
gramento, l'ing. Giannelli raccolse un coltello di si-
lice rossa, ritoccato ai lati, ed una cuspidj del tipo (3°.

Ho acquistato, come proveniente dai dintorni della
località detta » Lo Scasato ». una bella cuspide del
tipo 6° assai larga e sottile, con faccia inferiore di
stacco, e breve porzione residuale mediana, nella faccia
superiore.

Cuspidi silicee, a quanto pare, sono frequenti n«i
dintorni di Civita.

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