Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 26.1920

DOI Artikel:
Quagliati, Quintino: Deposito sepolcrale con vasi preistorici in Crispiano presso Taranto
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12554#0252

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
la-,

camere dei giganti del Marocco, del Portogallo, della
Spagna, della, Francia, delle isole Britanniche e delle
regioni nordiche (Scandinavia meridionale, Danimarca,
( ìennania settentrionale).

Durante la formazione dell'ossario nella Tumarola
pare si sieno celebrate onoranze ai morti con banchetti
funebri in periodi successivi, imperocché riscontrammo
giacimenti di rifiuti del pasto mescolati con avanzi
mortali sia alle profondità da in. 2,10 a ?» metri, sia
alla prodondità di in. 1,90. E più particolarmente os-
servammo ossa spaccate e denti di animali in un sin-
golo ossilegio ammucchiato a ni. 1.70 dalla superfi.ee
della campagna.

Ricordo altresì il pezzo di legno carbonizzato che fu
raccolto a in. 1,75 di profondità e che prova Fuso di
accendere o di portare fuochi nel sepolcreto, come pure
sembra accadesse nelle tombe minoiche di Knossos a
Creta.

Anche nei depositi funerari superiori della Tumarola
seguitò il costume del banchetto, documentato dai
earboncelli. dall'osso bovino e dalla conchiglia che
si videro presso il vasetto raccolto a ni. 1.10 di pro-
fondità.

Finalmente il cumulo di molluschi in frantumi,
messo sotto la pietra che copriva la sepoltura dell'os-
silegio a m. L,30 di profondità, fa credere si offrissero
ancora cibarie per il pasto dei defunti stessi.

CONCLUSIONE.

L'ipogeo della Tumarola appartiene alla classe delle
sepolture collettive, perchè non altro fu se non un "'rande
ossario comune, dove le deposizioni secondarie avven-
nero con le usanze religiose, che ci sono rivelate dai
diversi monumenti sepolcrali megalitici nei paesi rivie-
raschi del bacino del Mediterraneo, sulle coste occi-
dentali europee e nella reo-ione settentrionale dal Mar
Nero al Baltico (dolmens, cripte megalitiche, camere dei
giganti).

Sophus Miiller (1) ritiene che tal costume della
sepoltura collettiva provenga dal bacino orientale del
Mediterraneo sotto influssi egiziani nell'epoca premi-
cenea.

(') L'Europe préhistorique, pag. 43.

496

Anche il l-ipo deh' ipogeo, gc&vJto nella, roccia i.i
forma circolare con tetto ridotto a vòlta,, non che le
sue ragguardevoli dimensioni di m. 4,40 nel diametro
e di m. 2,55 nella profondità sotto il centro della vòlta

0 di m. .'5,2.") dalla bocca del pozzetto di discesa, ci ri-
portano alle Iholoi minoiche della regione egeo-cretese,
dove ebbe culla la civiltà mediterranea.

Così il rito come la forma del sepolcreto segnano
dunque molto probabilmente il cammino di relazioni
commerciali marittime, quali sono con sicurezza testi-
moniale nelle tombe a, l'orno della Sicilia esplorate con
maestria somma e con perfetta dottrina dall'Orsi.

1 materiali ceramici della, Tumarola collegano il
monumento etnograficamente con le popolazioni eneoli-
tiche italiane, e ciò risulta dalle comparazioni gene-
riche e particolari che noi abbiamo potuto istituire
in rapporto con quanto è. conosciuto dell'industria
fìttile schiettamente italiana in quella fase della sua
primitiva istoria.

Alla medesima conclusione ci conduce l'analisi de-
u'Ii usi mori nari praticat i dagli eneolitici italiani nelle
caverne, nelle grotticelle artificiali, nelle camerucce
funebri e nelle cripti1 sotterranee con pozzetto di ac-
cesso, non che nei dolmens.

Certo è che il nostro monumento, più che ogni altro,
pòrta nel suo contenuto il distacco deciso dal costume
della sepoltura individuale, e la più chiara documen-
tazione dell'abitudine dell'ossario comune. Ma vi sono
ugualmente affermati i riti religiosi del pasto ai de-
funti e dei banchetti celebrati nelle funzioni durante

1 funerali, non che le cerimonie sia inaugurali, sia anche
purificatone dei fuochi accesi dentro il sepolcreto.

Considerando poi la ceramica in comparazione con le
arti figuline dell'Italia meridionale, noi troviamo re-
lazioni di tecnica, di forme e di gusto col noto gruppo
dei discendenti dei neolitici nel Teramano, nell'isola
di Capri, nel Sorrentino e nel Salernitano, i (piali durante
l'eneolitico pervennero in possesso del rame e del bronzo,
e si inani (Minerò anche nella vera età enea.

.Mettendo lilialmente in confronto il vasellame di
corredo della, 'Fumarola coi materiali affini che ci sono
per ora mit i dell'antica regione « apula », ponendo cioè
il nostro monumento in ispecialc e diretto rapporto
con gii altri monumenti preistorici propri dell'ambiente
paesano, in cui ebbe a sorgere, noi dobbiamo aggrup-
parlo in particola!1 modo cogli strati archeologici delle

DEPOSITO SEPOLCRALE COft VASI PREISTORICI
 
Annotationen