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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

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Galli, Edoardo: Fidia in Etruria
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0154

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263

FIDIA IN ETRURIA

264

Ma non sono queste le sole coincidenze e le analogie
che parlano di una comune origine.

*

* *

Per poco che noi allarghiamo Lo sguardo su altre
manifestazioni del medesimo ciclo, ci è dato di rac-
cogliere prove collaterali sì, ma positive, delle numerose
ed indiscutibili interferenze che corrono tra vari generi

Fio. 28. — Tronco femminile ilei frontone occidentale
del Parthenone,
con caratteristica arricciatura della veste alla vita.

di monumenti figurati, e tra i prodotti genuini ellenici
e quelli di riflesso in Etruria. L'economia imposta al
presente studio non mi permette di addurre molti
esempi ; ma i pochi che ora qui espongo, tratti da dispa-
rate scric monumentali e tutti intimamente polarizzati
intorno alla corrente megalografica-fidiaca, gioveranno
a mostrarci la giusta strada per giungere ad una più
scientifica comprensione e - subordinatamente - ad una
più concreta e sicura cronologia di taluni monumenti
etruschi, sinora erroneamente datati; e dimostreranno
ancora come non pochi motivi attici apparsi la prima
volta nell'ambito della pittura parietale del sec. V,

composizione sembra assolutamente di origine attica e della
fine del IV secolo ».

Per quel che ho detto e dirò ancora, io convengo sull'ori-
gine attica, ma credo che gli elementi della composizione erano
già creati circa un secolo prima.

abbiano resistito al tempo ed a successive influenze,
e ricompaiano in Italia, su manufatti del III—II secolo
av. Cr., improntati sempre alla loro fresca e vivace
espressione primordiale. ■

Il motivo della figura capovolta.

Sullo scudo presumibilmente d'oro che Fidia aggiunse
al colosso criselefantino di Athena Parthcnos inau-
gurato nel 438 (1), per quel che si può rilevare dal
frammento del clipeo marmoreo già Strangford, ora nel
Museo Britannico (2), il quale è l'unico apografo d'insieme
che ci possa dare un'idea chiara dell'originale scom-
parso, vedesi a sinistra una figura di Amazzone, ferita o
morta addirittura, che vien giù a capofitto (fig. 29).
La superficie dello scudo offre - come è noto - una scena
di battaglia tra Greci ed Amazzoni, suddivisa in vari
episodi (secondo il sistema dell'arte ancora severa :
si ricordi per esempio la frisa del thesauro dei Siphni
a Delfi, e la Centauromachia sul frontone occidentale
del tempio di Zeus ad Olimpia), e con una disposizione
prospettica artificiale ed ingenua ; però corrispondente
ai precetti della pittura parietale, come sopra fu ricor-
dato. L'Amazzone cadente dall'alto fra i guerrieri
in zuffa, dà l'impressione di un corpo estraneo al qua-
dro, che caschi dal cielo. Ma così in realtà non è, quando
si ponga mente allo sforzo ed agli espedienti cui dovette
sottostare l'artista per tradurre in rilievo uno schema
pittorico. Sembra ad ogni modo che il particolare del-
l'Amazzone cadente fosse in realtà sull'originale di
Fidia, perchè esso ricorre pure sullo scudo della famosa
statuetta marmorea Lenormant, rappresentante la
Parthenos (3). L'origine di siffatto motivo deve senza
dubbio ricercarsi nel campo della pittura, nel quale sono
conservati gli esempi di esso, più genuini e più belli;
ma uno spunto per tale tema artistico ed un generico
rapporto di analogia, si potrebbero forse riconoscere
su qualche prodotto vascolare ionico : per esempio, sulla

(!) Cfr. H. Lechat, Phidias, pag. 151.

(2) Cfr. A. Gonze, Der Schild der Athena Parthenos dea Phi-
dias, in Archàologische Zeitung, XXIII (Aprile-Maggio 1865),
pag. 34 sgg., tavv. CXCVI-CXCVII, donde fu tratta la nostra
fig. 29.

P) Cfr. A. Conze, in Ann. Imt, 1801, pag. 334sgg., tav. d'agg.
O-P. - Cfr. anche Conze, in Arch. Zeitung cit., pagg. 39-40,
nota 5.
 
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