Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

DOI Artikel:
Minto, Antonio: Le terme romane di Massaciuccoli
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0245

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
413

LE TERME ROMANE DI MASSACIUCCOH

414

doveva esservi un serbatoio, nel quale confluivano dal doveva originariamente essere lastricato, e ad esso si

castellimi alcune delle condutture d'acqua, e pre- accedeva dalle terme, m.ediante due scale laterali,

cisamente quelle che alimentavano il frigidarium. delle quali sembra conservata, nella sua impostazione

Gli altri vani erano occupati da otto nicchie, allineate primitiva, solo quella più à nord, essendo stata l'altra

sul fondo, distribuite quattro per lato del vano cen- probabilmente spostata in adattamenti posteriori, che

trale ; tali nicchie, costrutte con mattoni disposti a hanno subito le terme ed il ripiano del ninfeo nel lato

corsi regolari (alt. m. 2,90 ; largh. m. 1,90), dovevano di mezzogiorno,
originariamente essere rivestite di stucco e di marmo,
ed ornate forse di statue marmoree.

Esaminando questa costruzione nella pianta plani- Nella terrazza inferiore, sottostante al ripiano del

metrica (tav. I), si rileva che essa si trova in perfetta ninfeo, trovasi collocato l'edificio delle terme. Osser-

annonia con la parte centrale del sottostante edificio vando la pianta planimetrica (tav. I), la prima impres-

TERRAZZA INFERIORE.

Fio. 3. — Le torme di Massacjuccoli nella prima metà del secolo XIX
(da un disegno di L. Bandoni).

delle terme. Solo nel lato di mezzogiorno deve aver su- sione che si riceve è quella che le varie parti dell'edi-
bìto dei rimaneggiamenti seriori, che hanno alquanto licio non presentino nel loro insieme una disposizione
alterato la sua linea primitiva. Da ciò che rimane, e regolare e simmetrica. Ciò fa supporre che vi siano
data la posiziono della costruzione, possiamo argomen- stati degli ampliamenti e dei rimaneggiamenti, in
tare che fosse destinata ad un ninfeo, prospicente epoche successive, i quali abbiano alterato la pianta
l'edificio termale, ove le acque, discendendo dal ca- primitiva dell'edificio. Il complesso dei ruderi abbrac-
stellum, venivano raccolte e poi distribuite per le eia una superficie rettangolare, che misura in lunghezza
varie parti delle terme. Della presenza di una vasca m. 32 ed in larghezza m. 22 all'incirca. La parte del-
•centrale, in corrispondenza con il frigidarium, si hanno l'edificio addossata al monte sembra abbia appartenuto,
tracce sicure ; ma è presumibile che altre condutture data la sua regolarità e corrispondenza con il ninfeo
d'acqua uscissero dalle nicchie, ove nelle statue, che del ripiano, alla parte più antica dell'edificio. Essa
le adornavano, potevano essere praticati dei getti risulta meglio conservata al centro, ove i muri rag-
d'acqua, come si riscontra di frequente nei ninfei. giungono le impostazioni delle vòlte, mentre, nei lati
Ad ogni modo è da ritenere che la distribuzione ed il nord e sud, non rimangono visibili se non le semplici
passaggio delle acque dal ninfeo alle terme fosse, eccet- fondazioni, le quali non sempre permettono di determi-
tuato forse per il serbatoio centrale, sotterraneo. nare la pianta dei diversi ambienti e la loro originaria
Infatti il piano del ninfeo, ora completamente distrutto, destinazione.

Monumenti Antichi — Vol. XXVII.

27
 
Annotationen