Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

DOI Artikel:
Barocelli, Pietro: Albintimilium
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0013
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
L3

AXBINTIMILHJM

14

segna la biblioteca civica Aprosiana nel ginnasio di
quella città. Inoltre molti oggetti usciti dalla necropoli
furono salvati dalla dispersione per merito di Clarence
Bicknell, il compianto esploratore delle rocce incise
di monte Bego, il quale li teneva liberamente esposti
al pubblico nel suo museo a Bordighera, oggi passato
in eredità a quel municipio. Questa raccolta è pre-
sentemente depositata nella biblioteca internazionale
di Bordighera.

Vasi provenienti dalla necropoli possiede pure il
museo civico di Genova, cui furono donali dal prof.
Issel (i).

* *

I piani della, zona archeologica annessi alla pre-
sente relazione si basano (piasi interamente su quanto
emerse dalle esplorazioni della Soprintendenza. Vi
si è pur tenuto conto delle notizie più sicure date dal
Rossi e di tutte quelle altre che fu possibile di rac-
cogliere intorno alle precedenti ricerche e casuali
ritrovamenti (2).

Ad est la città romana si stendeva quasi certamente
fino alla Nervia. Dove terminasse ad ovest è possibile
determinare per congettura. Con ogni verosimiglianza
il teatro era all'angolo nord-ovest della città (Piano I,
n. 9), poiché immediatamente ad ovest del teatro
cominciava la necropoli, che, secondo l'uso romano,
non doveva essere compresa nella cinta della città.
Ma in tutta la, zona fino alla Roia, vale a dire dove è ora
la Ventimiglia moderna, vi sono, a quanto pare, ruderi
romani (3). E non ne mancano anche di là dei due fiumi.

Sulla sinistra, della Nervia, nella facciata della
chiesetta di S. Rocco è murato un cippo con dedica ad
Apollo che dicesi trovato nelle vicinanze, e sul sagrato
sono avanzi marmorei di un edificio (Piano I, A, n. 2).
Il Rossi pensò ad un tempio dedicato ad Apollo (4).

(1) Ne fu dato l'annunzio nel Boll. dell'Ufficio di ielle arti
del municipio di Genova, a. II, n. 1 e 2, p. 7 (estratto dalla Riv.
Ligure, XXVII, 1910, n. 1, 2).

(2) Il Piano ha molte lacune essendomi, com'è ovvio, aste-
nuto dal segnare tutti i particolari di cui personalmente noti
potei fare constatazioni o almeno avere informazioni assoluta-
mente attendibili.

(3) Piano I, A; Notizie d. Scavi, 1876, p. 129 ; 1877, p. 203 ;
1882, p. 124 ; Rossi, Liguri Intemelii, p. 62. Il ritrovamento
di oggetti e di ruderi negli anni 1840 e 1871 in proprietà Fenoglio
(Notizie d. scavi, 1877, p. 290 e 294) pare sia avvenuto a sud della
necropoli e a ovest della città (a sud della villa Lorenzi).

(4) 0. I. L., V, 7810 ; Rossi, Liguri Intemelii, cit.

Sulla, destra della Roia, sembra sorgessero edifici rag-
guardevoli. Sotto il coro della cattedrale furono trovati
un muro laterizio romano e un frammento d'iscrizione
in belle lettere quadrate (1), e nella navata destra è
murata una, lapide con dedica « Junoni Reginae »
trovata, nei restauri della facciata, (2).Nell'attiguo chio-
stro delle Lateranensi si rinvennero replicatamele
monete d'oro che furono "indicate imperiali romane (3).
Altri ritrovamenti in questa zona furono segnalati sotto
l'oratorio di S. Giovanni Battista (*) (Piano I, A, n. 6).

Sempre sulla destra della Roia, ma più lontano,
sotto Castel d'Appio, in regione Santo Stefano ven-
nero in luce tombe romane e avanzi di muri forse
romani (6). Altri rinvenimenti ebbero luogo in regione
Latte (6) ; tombe romane laterizie si scavarono al capo
Mortola (7), ed anche di là da questo capo, in terri-
torio francese, la costa è frequente di vestigia romane.

Meno frequenti finora ed inesplorate sono le vestigia
romane a levante di Albintvmilium (8). Tra questa città
e AIMngaunum (Albenga) vi sono ruderi che segnano,
con ogni verosimiglianza (9), il tracciato della, via, che

f1) C. I. L., V, 7812; Notizie d. scavi, 1886, pp. 129-130;
Piano I, A, 6.

(2) C. I. L., V, 7811. L'iscrizione è'molto corrosa e in parte
illeggibile. Anche qui si congetturò d'un tempio a Giunone
Regina.

(3) Notizie d. scavi, an. 1877, p. 289.

(4) C. I. L.. V, 8116, 9 ; Notizie d. scavi, 1877, p. 292. Trat-
tasi della strada provinciale presso il «Cavo», non Inni;'' dal
duomo. Della sepoltura in sito « Colla» presso il giardino Boyer
non si può dire nulla. Potrebbe essere di età barbarica. Si è
parlato anche di un tempio a Castore e Polluce che avrebbe
occupato il posto della chiesa di S. Michele (Piano 1. A, 7), ma
ignoro su che si fondi tale opinione. Una attenta visita a questo
monumento nulla mi ha rivelati! che possa avere relazione con
un tempio pagano.

(5) Piano I, A, 8 ; Notizie d. scavi, 1877, p. 202 ; 1901, p. 293 :
1909, p. 297. Il Rossi credette vi fosse un vicus Aurelianus, ma
non fornisce prove di questa opinione.

(«) Piano I, A 10 ; Notizie d. scavi, 1877. p. 204.

(7) Piano I, A 11 ; Notizie d. scavi. 1877. p. 203. Alcuni
materiali si conservano nella villa Hanbury.

(8) Si parlò di una tomba romana scoperta a S. Biagio,
nell'entroterra intimiliese e di ritrovamenti ivi avvenuti circa
l'anno 1823. Notizie d. scavi, 1877, p. 200.

(9) Credo opportuno segnalarli all'affezione degli studiosi
perchè o non noti o mal noti.

Tra Albenga ed Alassio: Avanzi della via romana.
Alassio: Miliario (C. /. L.. V, 8084).

Andora : Resti di acquedotto romano al Gombasso e di
ponte romano a S. Giovanni (Elenco degli edifici monum.).

Chiappa, presso S. Bartolomeo del Cervo: Miliario (('. /. /..,
V, 8085).

S. Stefano Ligure: Ponte romano (?) (Notizie ti. scavi. IN77.
p. 337). Ad est e a non grande distanza dal fiume Taggia, dovè
 
Annotationen