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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Barocelli, Pietro: Albintimilium
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0070
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127

ALBINTIMILIUM

128

(WMì R- B.
fSALVF") T. 92 0).
flVMS) T. 37.
(OF'CN///) T. 21.
(////M////1 T. 28.
(QF./////CÌ T. 29.
(I'D////) R.B.
®TD R. a.

(///ICI ) (?) Disperso presso la tomba 145.
Frammenti numerosi raccolti negli scarichi del tea-
tro e della parte nord della città.

b) Vernice gialla venata di rosso ad imitazione di
marmo.

Secondo il Déchelette (2), i vasi di questa vernice sono
prodotto esclusivo di Graufesenque; ma per alcuni esem-
plari di Albintimilium la identità di forma con vasi a
vernice rossa, alcuni dei quali possono essere attribuiti
alle officine di Lezoux, mi induce a dubitare che questa
attribuzione non sia sempre esatta.

Si possono riferire alla seconda metà del I sec.
d. Cr. (3). La detta vernice sugli esemplari di Albinti-
milium trovasi sempre su vasi gallici transalpini. Ra-
rissimi, per quanto m'è noto, in Italia i vasi con questa
vernice. Il Dragendorf ne ricorda alcuni di Pompei (*):
altri sono nei musei di Napoli e della Sardegna. Due
interi sono nel Museo Nazionale Romano, donati da un
collezionista che acquistava le sue cose sul mercato di
Roma; alcuni frammenti si rinvennero a Ostia. Nes-
suno di provenienza piemontese nel museo di antichità
di Torino. Per la Liguria posso ricordare un pezzo di
fondo di vaso ora nella raccolta civica Queirolo di Vado,
proveniente verosimilmente dall'area della romana Vada
Sabatia.

Fra i vasi di Albintimilium con questa vernice vi è
una coppa a doppio rigonfiamento (R.a.) del tipo qui
descritto, col bollo (m) male impresso.

21). Al tipo di patere rappresentato dalle figure
41 a, c, salvo leggère varianti nelle dimensioni, si ricon-
ducono gli esemplari numerosi della necropoli ai Albin-
timilium (scavi della Soprintendenza, R.B., R.a) nonché

i frammenti trovati negli scarichi del teatro e della parte
nord della città. Nella forma della fig. 41 c (forma Drag.
18) l'orlo è più arrotondato, il fondo meno inclinato,
più vicino cioè alle patere aretine che non gli esemplari
della fig. 41 a. La maggior parte sono a vernice rossa,
pochissimi a vernice gialla venata di rosso. Anche negli
esemplari intimiliesi si ripetono su queste patere i
bolli di figlili già sopra elencati.

a) Vernice ìossa.

Negli esemplari del tipo della fig. 41 e sono i bolli :
CT'N • SABINI^ figulo Sabinus ; T. 41.
(MOM) Mommo, figulo di Graufesenque; T. 42.
(OF-V1TALIS) figulo Vilalis delle off. di Graufesen-
que; T. 43.

(OF- SILVANI) figulo Silvanus di Graufesenque; T. 69
(fig. 41 c).

(L-a'R- S E C V) (!) Disperso presso le fondamenta
della T. 145.

(OF>Cm) T. 88 (2).
,OF-MASCVLr R. a.
(PETNyTT) R. a.
(R^ÌVFPEC) R. a.

b) Vernice gialla venata di rosso.
{ÒM& (?) R. a.

Esemplare con bollo male impresso ; T. 57.

22). Negli esemplari della forma della fig. 41 a
(Drag. 31) sono i bolli:

a) Vernice rossa.
(W//R-SÉCVN) T. 46.

CQF-maiìs; Probabilmente Maternus o Mater-
nianus ; T. 28 (3).

(lAVUo) Bollo retrogrado ; T. 29.

(BlRACij Due esemplari, R. a. e T. 14.

(BÌRÀcr-'Mj Frammento. Teatro.

(ÉWJIMI forse BIRACI.M. ; R. a.

fOF-Sgfo) Satto fu figulo di Graufesenque ; R. B.

(OF-mèi) T. 34.

(1) C. I. L., XII, 5686, 781.

(2) Vases ctramiques, I, pp. 67-68.

(3) Dragendorf, op. cit., pp. U7-100.
{*) C. 1. L, X, 8055, 55; 8056, 624.

(!) C. I. L„ XII, 5686, 869,

(2) C. 1. L„ XII, 5686, 170,

(3) C. /, L„ XII, 6686, 565 sgg.
 
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