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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Marconi, Pirro: Antinoo: saggio sull'arte dell'età adrianea
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0129
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24.5

ANTINOO

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brevi anni in cui le opere di Antinoo «ersero). E anzi,
alcune delle opere divinizzate non sono se non tipi
ritrattistici adattati alla nuova bisogna: per esempio,
nella numerosa serie dei busti che fanno capo, come
prima origine, al busto d'Atene (n. 112) e al Vaticano
(n. 3), ve n'ha alcuni senza attributi, come i modelli;
altri invece, quali il Vaticano (n. 6) e il Capitolino
(n. 14), cogli attributi di Adonis e di Dioniso. Le sta-
tue a corpo ignudo e senz'attributi (Napoli, Delfi,
Olimpia, Pietrogrado) appartengono, con parecchi
dei busti e delle teste, a questo primo gradino, cui
si fondono le opere puramente ritrattistiche, busti
e teste, e rilievi, come quelli dei tondi dell'arco di
Costantino.

Segue il grosso nucleo delle statue divinizzate,
coiitl'assegnate dall'attributo della determinata per-
sonalità, il tirso e la ghirlanda d'edera o vite, o il
falcetto, o le frutta d'autunno. Ma all'esteriorità del-
l'attributo corrisponde una novità fondamentale ?
Questo problema si fonde al più generale, se e come la
divinizzazione di Antinoo possa aver influito sull'arte
che lo figurò, e quale elemento nuovo veramente, ol-
tre ai segni esteriori, essa apportò. Rimase sovrap-
posizione di due fatti estranei, o vi fu interferenza
ed unificazione ?

Non possiamo dire che l'ingresso della diviniz-
zazione non abbia influito sulle imagini di Antinoo ;
vedremo in seguito come appunto da riproduzioni
di carattere pienamente realistico, nelle opere che
vogliono presentarci ritratto puro e semplice, si passi
a simulacri complessi di desiderio e sforzo espres-
sivo, quali sono appunto le statue od i busti in cui
Antinoo è rivestito del suo carattere divino.

Tra i due ordini di fatti non c'è una correlazione
e corrispondenza rigida, ma una sommaria analogia
è innegabile.

Il problema che si presentava all'artista che do-
veva eseguire una statua di Antinoo Dio, era più dif-
ficile che se si fosse trattato solo d'un ritratto ;
Antinoo Dio voleva dire ed esigeva di più di una sem-
plice riproduzione realistica; ma uno sforzo di nobi-
litazione, di elevamento.

È un elemento di più che confluisce nella sintesi
ad arricchirla di valore e quindi ad ampliare il campo
delle soluzioni. La divinità non rimane nell'attributo
o nel simbolo del potere, ma s'interna nell'espressione.

E noi vedremo, in seguito, come, tra le più com-
plesse e larghe opere di Antinoo, la massima parte
sia data appunto dalle opere divinizzate.

Ma questo è l'unico senso che può avere per noi
l'elevazione a Dio del giovinetto Bitinio : la interio-
rizzazione del problema estetico, lo stimolo ad una
ricerca di uscire dal puro ritrattismo ; null'altro ; la
religione resta sempre prima della creazione artistica,
nò può mai entrarvi infondendola di se ed assorben-
dola : arte religiosa rimane sempre una dizione assurda,
come assurdo è il rimprovero che ai nostri artisti
ha mosso qualcuno, di non possedere slancio religioso.

Noi possiamo invece nelle opere dell'arte nostra
trovare conferma alla nostra opinione del valore
spirituale del periodo Adrianeo, che si rispecchia an-
che nel volto di Antinoo ; d'un turbamento oscuro,
d'una ricerca senza soddisfazione di soluzione, d'una
insoddisfazione fondamentale, che non si contenta
dei valori già esistenti, e inutilmente di nuovi vuol
procacciarsene.

Perchè l'arte, come ogni altra manifestazione di
vita, non va esente dal ritenere segno dell'età che
l'ha creata.

CAPITOLO VII.

Si sarà notato, nel nostro esame, l'evidente cura
di trattare solo del corpo d'Antinoo, nel suo valoriz-
zamelo artistico, evitando ogni allusione ai tratti
del capo. Ma abbiamo anche così cercato di mostrare
come questa astrazione, di solito arbitraria e impos-
sibile nelle opere unitarie, si potesse effettuare nel
nostro caso, in quanto la sintesi estetica, nelle no-
stre opere, proviene dall'unione di molti elementi
che spesso stanno in atomico congregato, non fonden-
dosi nell'unità.

Ora, continuando il particolare studio degli ele-
menti dell'arte d'Antinoo, veniamo ad esaminare
- sotto il duplice rispetto della genesi formale e del
tratto tecnico, nella sua unità fisionomica e nella
molteplicità delle varie sensazioni estetiche che ne
soli prodotte — il capo e il volto, in particolare, di
Antinoo.

Ma, prima di addentrarci in questo esame, fonda-
mentale nel nostro assunto, vogliamo sbarazzare il
campo di tutte le questioni precedenti, allo scopo
 
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