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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Ugolini, Luigi M.: La Panighina: fonte sacra preistorica
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0320
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595

LA PANIGHINA

596

Per esempio, nella sorgente termale di Grisy (Saòn
et Loire) furono rinvenuti dei tubi di legno a scopo
idraulico

A Couloubret d'Ax (Ariège), nel 1867, si trovarono
dei resti di conduttura d'acqua composti di tubi e
pali di legno.

Ad Abrest fu trovato un recipiente di legno di
forma quasi quadrata, alto cm. 28 e coi lati di circa
mezzo metro, scavato in un sol blocco di quercia;
inoltre un tubo pure di legno conduceva le acque,
uscenti dal recipiente, in altro luogo.

Nella stazione di acque sulfuree fredde di Les
Fumades, sotto un muro di rivestimento del pozzo
antico, si trovò un tubo di m. 1,90 di lunghezza, per
circa 80 cm. di diam., ricavato da un tronco di quercia
bianca vuotata nell'interno. In questa stessa località
furono pure scoperti tubi di legno di minori dimensioni.

Tubi di legno e di quercia per condurre l'acqua
si trovarono anche a Luxeuil (il cui matonaie archeo-
logico è di età gallica), e, come vedemmo, a Bour-
bonne-Les-Bains.

Altre costruzioni idrauliche, di legno, non però
in forma di tubo, e molto antiche sono, per esem-
pio, quelle di Ydes, di età gallo-romana; di Salt-
en-Douzy, solo in un secondo tempo utilizzata dai Ro-
mani; di Mont-Dore, ecc. (2). In quest'ultimo luogo,
sulla eostruzione lignea avente scopo idraulico, si era
venuto formando uno strato piuttosto spesso, origi-
nato dal depositarsi dei sali delle acque che sgorga-
vano superiormente. Su questo strato, i Romani po-
sero le fondazioni ai loro edifici.

Generalmente le condutture d'acqua, ottenute me-
diante ingegnosi e spesso assai differenti sistemi lignei,
erano protette da una gabbionatura di pali.

(') Tolgo questi esempi dalla già citata opera del Bon-
nard. Solo il travamento di Grisy è tolto da Dechelette,
Manuel d'archeologie préhistorique, voi, TI, 1, pag. 453.

(2) A Salt-en-Douzy l'acqua di una sorgente minerale era
raccolta in un pozzo che aveva la forma di una specie di tino
di legno, con circa 3 metri di profondità.

A St.Aban, a Ydes e a Coren il vano per la raccolta, del-
l'acqua era quadrato, formalo di pali, più o meno squadrati
secondo i casi, posti orizzontalmente l'uno sull'altro ed inca-
strati tra loro agli angoli.

Anche a Monte Dorè la piscina era quadrangolare, e otte-
nuta con pali posti nel medesimo modo.

A SI. Parizc furono scoperti tre bacini di legno aventi la
forma di bagni.

L'abbiamo già vista a St. Moritz nelTEngadina
(Svizzera), ove essa è duplice. Un altro chiaro esempio
fu trovato a Coren in Francia : attorno al pozzo
termale, una specie di tino quadrato di m. 1,30 di
lato, era posto un quadrilatero di m. 4,50 di lato,
composto di tavole di m. 0,10 di spessore.

Spesso poi i tavolati, od i pali, erano tra loro fer-
mati mediante semplici incastri, mentre alle volte,
in età più recenti, vi erano anche chiodi o grappe
di ferro.

Termino questo breve accenno di condutture lignee
pre e protostoriche, ricordando che anche i Romani,
maestri inarrivabili nelle costruzioni idrauliche, oltre
alle fistulae plumbeae ed ai tubuli fictiles, usavano
anche tubuli lignei perchè duravano molto. « Pinus,
piceae, alni, ad aquarum ductus in tubos excavantur:
obrutae terra plurimis durant annis », ci dice Plinio (').

Tutto questo qualora si tratti di legno giaciuto
immerso in acqua dolce.

Ma per il caso nostro non deve essere trascurato
in proposito un altro fatto.

Quei sali, che possono aver distrutti — se c'erano —
gli oggetti di metallo, hanno invece esercitata un'ot-
tima funzione preservatrice per il legname; poiché,
se le acque hanno distrutto il tessuto cellulare del
legno, i sali contenuti dall'acqua, e penetrati in
questo, hanno invece contribuito a solidificare le
fibre legnose e a dare quindi una relativa consistenza
e durata di conservazione alle sottili pareti della
tubatura.

Forse si deve ai sali di ferro contenuti nell'acqua,
se i tubi lignei di St. Moritz ci pervennero in tanto
buono stato di conservazione: si trovarono infatti
tinti in rosso dall'ossido di ferro. Anche il Bonnard (2)
ammette che i sali di ferro, di cui è ricca l'acqua
della sorgente di Santo Albano, siano stati gli agenti
conservatori del legname trovato nella fonte stessa.

Importanza archeologica della sco-
perta. E così è stato offerto al lettore un piccolo
saggio di scoperte, ora più ed ora meno analoghe a
quella della Panighina, affinchè egli potesse formarsi

(') Nat. Hist. XVT, 81,22i.

Nel cap. XXXIX dello stesso libro, Plinio afferma che
i legni (Ira i quali l'olmo) vanno lavorati « luna decrescente ».
(2) Bonnard, op. cit., pag. 377.
 
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