Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

DOI Artikel:
Ugolini, Luigi M.: La Panighina: fonte sacra preistorica
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0337
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
629

Ì,A l'ANKiUJNA

630

I vasi considerati dal punto di vista
dell'offerta. Ma, più clic dall'ocra, dalle sostanze
vegetali e dagli avanzi forse delle vittime animali,
la. parte principale della stipo votiva alle acque della
Panighina ci appare costituita dal vasellame.

Però, è bene chiarirlo subito, non tutto questo
materiale ceramico va considerato quale materiale
d'offerta. Infatti, dall'esame sintetico sono apparse
quattro categorie di vasi alle quali essi vanno rag-
gruppati a seconda del loro ufficio : e cioè vasi attin-
gitoi, potorii, di uso domestico e di uso incerto.

A quelli di quest'ultima classe ho già assegnato
un ufficio che con tutta probabilità avevano : quello di
contenere le offerte di cereali, di piccoli frutti e di ocra.

E così pure i vasi di uso di cucina possono rappre-.
scolare la modesta offerta di quanto aveva di meglio
una povera persona.

Anche i boccali rappresentano senza dubbio i do-
narli di coloro che, ricuperata la salute, sciolsero il voto
di riconoscenza all'acqua benoficatrice, donandole il
recipiente stesso che aveva servito per berla. Un'of-
ferta migliore del boccale stesso non poteva esserci,
perchè, sotto un certo aspetto, il vaso che aveva con-
tenuta l'acqua sacra era divenuto esso pure sacro.

Quest'uso di dedicare vasi a fonti è il piti comune in
tutta l'antichità. Quasi tutte le stipi a sorgenti sacre
sono prevalentemente composte di vasi, sia comuni, sia
assai più piccoli, minuscoli anzi, generalmente ritenuti
votivi.

Ed in età classica troviamo anche un filosofo,
Porfirio, il quale dice appunto che si convengono molto
le offerte di vasi testacei e di pietra alle divinità delle
acque (Ninfe) e a quella del vino (Dionysos) (x).

Ma, contrariamente a quanto ho sostenuto per le
ali re tre categorie di vasi, non credo che gli attingitoi
rappresentino donarii. Essi, vere e proprie situle, erano
i vasi indispensabili per attingere l'acqua raccolta in
stretto e fondo ambiente quale era la tubatura lignea
e contemporaneamente essi costituivano i recipienti
adatti per versare bene il contenuto liquido in altri
vasi a stretto orifizio. Attraverso il loro beccuccio, gli
attingitoi potevano mescere l'acqua nei boccali, senza
tema che avvenissero fuoruscite del prezioso e sacro
liquido.

(') Porf., IìeqI rdy NvfiqiOiv uviqov.

Essi sono quindi i vasi di servizio alla fonte e per-
ciò non possono essere considerati quali ex-vAo. Ver-
rebbero a corrispondere alla saera supelleetUis, ai sacra
instrumenta che troviamo in età classica (1).

(') Tale distinzione, tra i vasi votivi donati dai fedeli
riconoscenti per grazie ricevute e quelli adibiti alle pratiche
rituali del colto, non credo verrà giudicata arbitraria se si
riflette che le diverse forme vascolari rivelano di essere state
adattate ai varii uffici per i quali erano usati i vasi stessi; e
che nei posti di culto di tutti i luoghi e di tutti i tempi vi
sono varii tipi di oggetti che hanno diversi scopi e destinazioni.

Tu età classica, a tuo' d'esempio, nei luoghi di culto troviamo
due specie di oggetti : gli instrumenta (detti anche saera supel-
leetUis), ossia gli oggetti destinati alle pratiche rituali del culto:
e i donaria (o ex voto), che erano le attestazioni di grazie ri-
cevute da parte di fedeli. Tanto i donaria quanto gli instru-
menta erano di proprietà assoluta della divinità e quindi ve-
nivano custoditi e tenuti separati dagli oggetti profani: costi-
tuivano essi i sacra.

Nel caso nostro, gli attingitoi rappresentano gli instrwnenta
e, più specificatamente, i rasa pura (Plaut. Capt. 8011 : mentre
i vasi di incerto uso contenenti offerte, i vasi casalinghi ed
i boccali, sono da considerarsi quali donaria.

Partendo da questo punto di vista, andrebbe riesaminato
attentamente il materiale uscito dai varii luoghi preistorici con
culto ad acque e relativa stipe composta in prevalenza di vasel-
lame. Si noterebbe così, che, accanto ai vasi veramente votivi,
vi sono quelli appartenenti all'uso pratico-rituale dell'acqua
sacra.

Ricordo, a questo proposito, di aver visto nel Museo di
Imola il materiale ceramico uscito dalla grotta del Re Tiberio
(località distante una cinquantina di chilometri dalla Pani-
ghina), nella quale si praticava, a quanto pare, un culto al-
l'acqua.

La stipe è composta di innumerevoli vasetti minuscoli,
della grandezza di circa solo mezzo guscio di noce e di fram-
menti di vasi di grandezza comune, alcuni dei quali mostrano di
aver appartenuto a recipienti del tipo dei boccali e degli attin-
gitoi usciti dalla Panighina.

Orbene : i vasetti minuscoli (che, come ho detto nella nota
di col. 603 devono essere tenuti distinti da quelli piccoli, ma di
possibile uso domestico) riproducono spesso e fedelmente le
forme ed i tipi dei vasi di comune uso —■ come per esempio
gli attingitoi grandi — ma in proporzioni così ridotte da non po-
terli ritenere atti a qualche impiego usuale. Ed infatti la fantasia
dello ScarabeHi e di altri studiosi si sbizzarrì quanto volle ed inu-
t ilmente alla ricerca dell'uso pratico (v. loc. cit., coli. 551 e 567).
Perciò li ritengo costruiti solo per essere presentati in dono alla
divinità dell'acqua, o come semplice offerta in se stessa consi-
derata, o come piccoli recipienti destinati a contenere esigue
offerte e speciali doni, quali l'ocra, che qualche vasetto cioto-
liforme contiene realmente.

Invece gli attingitoi ed altri vasi di grandezza comune (non
li posso determinare, perchè i frammenti sono troppo minuti)
avranno servito per attingere o mescere il sacro liquido, costi-
tuendo così il sacro corredo per l'acqua.

Quindi, in ultima analisi, i vasi minuscoli rappresentano i
donaria dei fedeli riconoscenti per i benefici] ricevuti: i grandi
recipienti, invece, costituiscono gli instrumenta del culto.

Ho citato solo questo caso a mo' d'esempio, perchè non è
qui il luogo di estendermi nella trattazione di questo pur impor-'
 
Annotationen