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https://doi.org/10.11588/diglit.30673#0024
§ / F R I M 1 D I S E G N 1
llresTi 5 non si crederanno da noi punto inferiori agli avari, la richez-
za de’quali è appunto biasimata, perchè imprigionata, e non profìt-
tevole al prossimo. In terzo luogo intendiamo di spaventare con la
necessita di questo requisito i poco meritevoli dallo sperar dominio ,
ed onori nella Repubblica noltra, chiudendosi con ciò la strada al-
le lor brighe per intrudersi a guisa di fuchi nelsillustre compagnia
deiie Api.
In somma avrk da essè*e l’ordine degli Arconti solamente com-
posto d’uomini dottissìmi, degni, e innamorati sì deii’aumento delie
Scienze, e dell’Arti, si deila riputazion dell’ Italia. Soio talvoita st
esenterà dali’obbligazione d’aver pubbiicati Libri, chi sara famoso
nella nostra Itaiia per gli ajuti letterarj, ch’egii somministra al ri-
manente degli eruditi col commercio delle sue pistole, o della sua
dottrina. Avvenendo ancora, che qualche valentuomo abbia compo-
sta, ma non ancor data aila Ìuce, qualche ecceliente opera, la pub-
blicazione di cui dovesse introdurlo nelia nostra iega, ove ciò appa-
risca per testimonianza di due nostri confederati, intendentissimi di
queila professìone; sara lecito onorario col grado d’Arconte prima
del tempo richiesto. Ma in questi due casi, facendosi grazia, e non
giustizia a costoro, sara necessario per accettargli il consentimento di
tutti gli altri Arconti. Ove si tratterà di giustizia, cioè d’accettar
qualche Autore gia accreditato per iibri stampati, basteranno due ter-
zi degli Arconti per approvar la loro elezione, liccome diremo a
suo iuogo.
Per Libri utili alle Lettere, e gloriosi aii’Italia, 1’edizion de’
quali ha da guadagnare a ciascuno ii diritto d’entrar neila nostra
confederazione, intendiam© quegii, che si possòno comprendere sotto
il general nome di Letteratura, ed Erudizione, o sagra, o profana»
Quaiunque Arte iiberaie, o Scienza trattata con Critica, e iilustrata
da cognizioni erudite, sara da noi apprezzata. Per io contrario non
faremo conto alcuno, per quanto s’aspetta al nostro istituto, di cer-
ti iibricciuoii di divozione, deiie Storie triviali, di tante Operette d”
Umanisti, o Rettorici, e Poeti, deila pura Logica, della pura Giu-
risprudenza, deiia pura Teoiogia Scoiastica, o Moraie, di tanti Zi-
baidoni, che sogiiono comunemente appeliarsi Opere di Schiena, e
non parti d’Ingegno e di tanti altri voiumi, che con diverso nome,
e senza verun vantaggio deiia Repubbiica ietteraria ci fan vedere o
ie medesime Storie, o le stesse quisticni, e dottrine, che prima ave^
vamo. Laonde o si tratd ia Grammatica, o ie iettere Umane, o la
Poe*
llresTi 5 non si crederanno da noi punto inferiori agli avari, la richez-
za de’quali è appunto biasimata, perchè imprigionata, e non profìt-
tevole al prossimo. In terzo luogo intendiamo di spaventare con la
necessita di questo requisito i poco meritevoli dallo sperar dominio ,
ed onori nella Repubblica noltra, chiudendosi con ciò la strada al-
le lor brighe per intrudersi a guisa di fuchi nelsillustre compagnia
deiie Api.
In somma avrk da essè*e l’ordine degli Arconti solamente com-
posto d’uomini dottissìmi, degni, e innamorati sì deii’aumento delie
Scienze, e dell’Arti, si deila riputazion dell’ Italia. Soio talvoita st
esenterà dali’obbligazione d’aver pubbiicati Libri, chi sara famoso
nella nostra Itaiia per gli ajuti letterarj, ch’egii somministra al ri-
manente degli eruditi col commercio delle sue pistole, o della sua
dottrina. Avvenendo ancora, che qualche valentuomo abbia compo-
sta, ma non ancor data aila Ìuce, qualche ecceliente opera, la pub-
blicazione di cui dovesse introdurlo nelia nostra iega, ove ciò appa-
risca per testimonianza di due nostri confederati, intendentissimi di
queila professìone; sara lecito onorario col grado d’Arconte prima
del tempo richiesto. Ma in questi due casi, facendosi grazia, e non
giustizia a costoro, sara necessario per accettargli il consentimento di
tutti gli altri Arconti. Ove si tratterà di giustizia, cioè d’accettar
qualche Autore gia accreditato per iibri stampati, basteranno due ter-
zi degli Arconti per approvar la loro elezione, liccome diremo a
suo iuogo.
Per Libri utili alle Lettere, e gloriosi aii’Italia, 1’edizion de’
quali ha da guadagnare a ciascuno ii diritto d’entrar neila nostra
confederazione, intendiam© quegii, che si possòno comprendere sotto
il general nome di Letteratura, ed Erudizione, o sagra, o profana»
Quaiunque Arte iiberaie, o Scienza trattata con Critica, e iilustrata
da cognizioni erudite, sara da noi apprezzata. Per io contrario non
faremo conto alcuno, per quanto s’aspetta al nostro istituto, di cer-
ti iibricciuoii di divozione, deiie Storie triviali, di tante Operette d”
Umanisti, o Rettorici, e Poeti, deila pura Logica, della pura Giu-
risprudenza, deiia pura Teoiogia Scoiastica, o Moraie, di tanti Zi-
baidoni, che sogiiono comunemente appeliarsi Opere di Schiena, e
non parti d’Ingegno e di tanti altri voiumi, che con diverso nome,
e senza verun vantaggio deiia Repubbiica ietteraria ci fan vedere o
ie medesime Storie, o le stesse quisticni, e dottrine, che prima ave^
vamo. Laonde o si tratd ia Grammatica, o ie iettere Umane, o la
Poe*