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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 9,1) — Arezzo, 1769 [Cicognara, 2497-9-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30674#0156
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Avendo la Fantalia del sortunato Poeta ben'affidato lo {guardo in
quel coliume, in quell'atto Paborale, ha polcia elprelso il tutto con
parole mirabilmente lignificanti. Quel chiedere del vino per bagnar
le parole, eìsendosegli inruvidita la voce per aver mangiate cipolle
crude* quel prendere con ambedue le mani la tazza, bere alia salu-
te di tutti, due volte interrompere la bevuta per lodar'il vino;
quell'aggiunto di yh^n? alle lodi; quello asciugarli la barba coi ro-
vescio della mano, son vivilhme Immagini, e colori fiammeggianti,
che dipingono con evidenza, e fan veder ie cole. Quindi è {ingoia-
re il diletto, che s'apporta ai Lettori, a'quali li rappresenta quello
maravigliolo lavoro delia Imitazion Poetica, cagionando ella con ta-
li dipinture, e mercè delle Iole parole, dentro di noi quali quella
lidia senlazione, che in noi cagionerebbe l'oggetto medeiimo appre-
so dagli occhi dei corpo, e talvolta ne cagiona ancor più. Non è al-
le volte veramente maravigliola, nuova, e pellegrina la cola che rap-
presenta; ma è ben pellegrina, e mirabile la rapprelentazione senhbi-
ìe, che ne fa il pennello della Fantalia Poetica. Quello buon Gulio
partali appunto che li ravvili in una comparazion d Omero nei 2d.
dell'Iliade, dove Achille paragona Patroclo piangente ad una fan-
ciuiletta in quella maniera: (a)
(4) La traduzione, che fa qui il Signor Muratori dei patio d'Omero, c spiritosa.
Quella, che io ne ho fatto ad verbum nel principio deiLib, XVI. deH'shade, dice così :
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, rA? 77?/;?/??? ro/A? 7??<?Ar?
Ccw/zAc, 4 tor/4 77; ro/A? /4 rq/srl^???,
/9*/s4rr4f4 4/A? ^<?/?7?4, ? A; r/A?7??^
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Similitudine altrettanto leggiadra e evidente é quella di Catullo,
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