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Ma chi paha più oltre, e dice: R77777/J0 777 è M?; HL7r/^,
ecco la medesìma simiglianza usata col trasporto del nome dell'og-
getto rassomigliato nell' altro oggetto. Quelle Traslazioni però deb-
bono dirli Immagini non dell'Intelletto, ma bensì della Fantasia,
perchè dirittamente non contengono il Vero proprio dell'Intelletto.
Perchè è verihìmo secondo l'Intelletto, che Rinaldo è sbmigliante
a Marte, perciò propriamente attribuiamo all' Intelletto la prima
Immagine. Ma la seconda appare solamente Vera alla Fantasia, e
per tal cagione l'appelliamo Fantaslica. Adunque appartien prima
all'Intelletto, o vogliam dire all'Ingegno il ritrovar simiglianza fra
gli oggetti; e su quello fondamento poscia può la Fantasia appoggia-
re le Immagini sue. Così l'Intelletto riconosce fra loro sbmiglianti
il Lusso, e il Ladro, posciachè ambi rubano in cala de'ricchi, onde
con verità può dire che il Ludo è come il Ladro. Ma la Fantasia
maggiormente s'inoltra, e dice che in fatti il Lusfo è un Ladro.
Quello sentimento appunto con gran gentilezza fu espresso da un
de'più eloquenti Oratori d'Italia in tal maniera: 7/ è M77
^7773<?/?7sO, // C077 /7C<?772/Z ^'^<7^0777 , s 777TT0;/Ms0779 777 s.%-
yi?, ^y^7^7777o. Per la slesla cagione è nobilislìmo un Terzetto
di Dante nell undecimo del Purgat. la dove per descriver la Fama,
Icuopre la simiglianza, che pasla tra essa, e il vento, esprimendoia
in guisa di Metafora.
No77 è 7/ 777077^77 /7^ro %77 ^^0
D7 17^7770, (a) sEor T77^77 ^M777 C7, Or T77^77 ^^777^7,
E 777^^77 770777^, 777^7*^7 /(7/0.
Dalle quali cole noi apprendiam sempre più la differenza, che
pasla fra le Immagini Fantastiche, e le Intellettuali. Quelle diritta-
mente son Falle all'Intelletto, benché indirettamente, cioè nel li-
gnificato loro, eì le conosca per Vere. Quelle son dirittamente Ve-
re, e tali compariscono al nosfro Intelletto. Oltre a ciò intendiamo
il viag-
(%) C^'oT* TW% ^77/7707, 07 T7/^77 ^77777^7. ]
I c Dante delia Crusca Campato in Firenze nei i$8$. e 07.
JV077 ^ 7/ 7770777^(777 )'M7?70ro (?/fro 0^0 7777,^^*
li Petrarca prese da Dante quello nobiie sentimento, e Fespresle con forza, brevità, e
leggiadria neiia Canzone : 'i -uo ^o77/Ì7ry riducendo ia sìmiiitudine ai sìmiie slesio, e fa-
cendo tutt'uno.
M(7 /? V I,(7s/72o, s V Croco
P(7T*/(777 0/7 7770 JopO /(7 7770r7s, <?' 7(77 t!077t0.
li Petrarca sludiava in Dante ; iì Tasio sludiava in Dante , come si vede daiie spesle
imitazioni nei suo Poema : e si sà , che tutto 1' avea egli posliiiato ai par di Piatone.
Dobbiamo sludiarvi ancor tutti: che ii sugo, e'1 nervo dei dire, ia maeslà, e la varietà
del numero, i'evidenza, ia forza, e in ispecie ia proprietà indarno altronde s'apprende
Ma chi paha più oltre, e dice: R77777/J0 777 è M?; HL7r/^,
ecco la medesìma simiglianza usata col trasporto del nome dell'og-
getto rassomigliato nell' altro oggetto. Quelle Traslazioni però deb-
bono dirli Immagini non dell'Intelletto, ma bensì della Fantasia,
perchè dirittamente non contengono il Vero proprio dell'Intelletto.
Perchè è verihìmo secondo l'Intelletto, che Rinaldo è sbmigliante
a Marte, perciò propriamente attribuiamo all' Intelletto la prima
Immagine. Ma la seconda appare solamente Vera alla Fantasia, e
per tal cagione l'appelliamo Fantaslica. Adunque appartien prima
all'Intelletto, o vogliam dire all'Ingegno il ritrovar simiglianza fra
gli oggetti; e su quello fondamento poscia può la Fantasia appoggia-
re le Immagini sue. Così l'Intelletto riconosce fra loro sbmiglianti
il Lusso, e il Ladro, posciachè ambi rubano in cala de'ricchi, onde
con verità può dire che il Ludo è come il Ladro. Ma la Fantasia
maggiormente s'inoltra, e dice che in fatti il Lusfo è un Ladro.
Quello sentimento appunto con gran gentilezza fu espresso da un
de'più eloquenti Oratori d'Italia in tal maniera: 7/ è M77
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di Dante nell undecimo del Purgat. la dove per descriver la Fama,
Icuopre la simiglianza, che pasla tra essa, e il vento, esprimendoia
in guisa di Metafora.
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D7 17^7770, (a) sEor T77^77 ^M777 C7, Or T77^77 ^^777^7,
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Dalle quali cole noi apprendiam sempre più la differenza, che
pasla fra le Immagini Fantastiche, e le Intellettuali. Quelle diritta-
mente son Falle all'Intelletto, benché indirettamente, cioè nel li-
gnificato loro, eì le conosca per Vere. Quelle son dirittamente Ve-
re, e tali compariscono al nosfro Intelletto. Oltre a ciò intendiamo
il viag-
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I c Dante delia Crusca Campato in Firenze nei i$8$. e 07.
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li Petrarca prese da Dante quello nobiie sentimento, e Fespresle con forza, brevità, e
leggiadria neiia Canzone : 'i -uo ^o77/Ì7ry riducendo ia sìmiiitudine ai sìmiie slesio, e fa-
cendo tutt'uno.
M(7 /? V I,(7s/72o, s V Croco
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li Petrarca sludiava in Dante ; iì Tasio sludiava in Dante , come si vede daiie spesle
imitazioni nei suo Poema : e si sà , che tutto 1' avea egli posliiiato ai par di Piatone.
Dobbiamo sludiarvi ancor tutti: che ii sugo, e'1 nervo dei dire, ia maeslà, e la varietà
del numero, i'evidenza, ia forza, e in ispecie ia proprietà indarno altronde s'apprende