4<$ó DEEE^ PERFETTA
uditore, o lettore; laddove il Maturo non lazia, nè sianca giammai
col suo buon sugo. E la ragione di ciò mi par quella. Le spessè Me-
tafore, le Allegorie asfollate, il dire una cola per farne intendere
un'altra, il risfringere i (entimemi in un piccante esìratto, e com-
pendio, e altri limili ornamenti dell'Artisizio (coperto, e dello Stil
Fiorito, edendo lontani dalla comune, e naturai'esprelsion delle cole,
per lo più non li polìono intendere lenza qualche fatica dcil'Intel-
letto, che ha da Inombrare quelle artifiziose tenebre: le ne vuol di-
scernere il proprio, e il vero. Ci è cara bensi quella satica, ralle-
grandoci con elso noi per elsere penetrati nel proprio senlo di que*
Concetti; ma però questa fatica dilettevole è lempre fatica. Ov'ella
abbia da eder frequente, e continuata, divien greve all'Intelletto,
nella guisa (fella che ai corpi la fatica moderata piace, e giova; smo-
derata, e continua, nuoce, e dispiace. Lo Stil Maturo per lo con-
trario dipingendo le bellezze della Natura, trattando la Materia len-
za tante acutezze, e usando con temperanza gi'ingegnolì veli, noti
affatica giammai di soverchio le nolire menti. Il cibo, eh'edo ci
porge, è naturale, onde soavemente pada in nutrimento; ma le acu-
tezze dell'altro Stile sono spiritoli eifratti, e quintessenze, che ben
todo opprimono il gudo, e la salute.
Aggiungerò finalmente, che lo Stil piccante non è molte volte
Veridmile, e convien valerli del Maturo, come quello, che può ed
sere ad un tempo (fesso e sommamente dilettevole, e adatto Verid-
mile. Prendiam per elempio i Poemi Bucolici, ne'quali d rappresen-
tano azioni, è ragionamenti Padorali. Certo è che in quedi il va-
loroso Posta, seguendo Pobbligazione propria, ha da metterd a per-
sezionar la Natura, cioè a dipingere i Pudori, non come gente roz-
za, e villana, quale per Pordinario suol quella edere, ma come per-
sone dotate di gentilezza, intendimento, e leggiadria. Ciò nondime-
no dee fard, per quanto può Veridmilmente comportare lo dato lo-
ro, che è lontano dagli dudj, e dall'accortezza, o dnezza de'citta-
dini. Laonde non è permeilo a'Padori quel!'acuto favellare, e quel
Artifizio (coperto, che sìa lecito, e laudabile in altri personaggi, i
quali da noi d podono supporre e per la sperienza delle cole, e per
le dottrine, o Arti apprele, ingegnod, e sbttilh Volendod adunque
cudodire il Veridmile, egli è proprio de'più purgati Poeti i'usare in
tai cad il solo Artifizio aseosb, e lo Stil Maturo. E ciò fanno eid
col condderare, ed espor lenza pompa di Concetti l'invidiabile tran-
quillità, e semplidta de'Padori, quelle operazioni più dilettevoli, e
vaghe;
uditore, o lettore; laddove il Maturo non lazia, nè sianca giammai
col suo buon sugo. E la ragione di ciò mi par quella. Le spessè Me-
tafore, le Allegorie asfollate, il dire una cola per farne intendere
un'altra, il risfringere i (entimemi in un piccante esìratto, e com-
pendio, e altri limili ornamenti dell'Artisizio (coperto, e dello Stil
Fiorito, edendo lontani dalla comune, e naturai'esprelsion delle cole,
per lo più non li polìono intendere lenza qualche fatica dcil'Intel-
letto, che ha da Inombrare quelle artifiziose tenebre: le ne vuol di-
scernere il proprio, e il vero. Ci è cara bensi quella satica, ralle-
grandoci con elso noi per elsere penetrati nel proprio senlo di que*
Concetti; ma però questa fatica dilettevole è lempre fatica. Ov'ella
abbia da eder frequente, e continuata, divien greve all'Intelletto,
nella guisa (fella che ai corpi la fatica moderata piace, e giova; smo-
derata, e continua, nuoce, e dispiace. Lo Stil Maturo per lo con-
trario dipingendo le bellezze della Natura, trattando la Materia len-
za tante acutezze, e usando con temperanza gi'ingegnolì veli, noti
affatica giammai di soverchio le nolire menti. Il cibo, eh'edo ci
porge, è naturale, onde soavemente pada in nutrimento; ma le acu-
tezze dell'altro Stile sono spiritoli eifratti, e quintessenze, che ben
todo opprimono il gudo, e la salute.
Aggiungerò finalmente, che lo Stil piccante non è molte volte
Veridmile, e convien valerli del Maturo, come quello, che può ed
sere ad un tempo (fesso e sommamente dilettevole, e adatto Verid-
mile. Prendiam per elempio i Poemi Bucolici, ne'quali d rappresen-
tano azioni, è ragionamenti Padorali. Certo è che in quedi il va-
loroso Posta, seguendo Pobbligazione propria, ha da metterd a per-
sezionar la Natura, cioè a dipingere i Pudori, non come gente roz-
za, e villana, quale per Pordinario suol quella edere, ma come per-
sone dotate di gentilezza, intendimento, e leggiadria. Ciò nondime-
no dee fard, per quanto può Veridmilmente comportare lo dato lo-
ro, che è lontano dagli dudj, e dall'accortezza, o dnezza de'citta-
dini. Laonde non è permeilo a'Padori quel!'acuto favellare, e quel
Artifizio (coperto, che sìa lecito, e laudabile in altri personaggi, i
quali da noi d podono supporre e per la sperienza delle cole, e per
le dottrine, o Arti apprele, ingegnod, e sbttilh Volendod adunque
cudodire il Veridmile, egli è proprio de'più purgati Poeti i'usare in
tai cad il solo Artifizio aseosb, e lo Stil Maturo. E ciò fanno eid
col condderare, ed espor lenza pompa di Concetti l'invidiabile tran-
quillità, e semplidta de'Padori, quelle operazioni più dilettevoli, e
vaghe;