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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 10,2) — Arezzo, 1770 [Cicognara, 2497-10-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30677#0314
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270 P R 1 M 0 E S A M E

Crìtico, bsn persuaso, che pochi abbiano la Poetica del Caslelvetro,
e ciie que’pochi non vorran sar ia fatica di chiarirsi col consronto
de’ paiTi, gii ha presi qui pei naso come buffaii, e sonoramente gl’
ìnganna. Gioè fa ioro credere a tutta prima, che ii CasseÌvetro par-
it àegl't Apoftatì della Fede Cattolica^ ssati a’ tempi di Lutero e Cal-
vino, e poi dica le paroie, che or’ ora io dopo iui scno per rap-
portare. Preparati con tai supposizione i loro animi, non potran
gia negare, che ii Casteivetro non si paless qui patentemente per
Aderente e Coiiegato de’ medesimi Apossati. Ma è faiso, falsissimo,
che prima delle parole, ie quali si leggeran fra poco, egli parlt d’
aicun Desertore deila Fede Cattoiica, e molto meno de’ tempi di
Lutero e Calvino. Akro non dice ii Casseivetro, se non che ie
pe'rsone che patiscono, e son forti e sofferenti, operano eon ì’ esem-
pio loro fortezza in aìtri ; raa se son timide accrescono ioro io spa-
vento e la debolezza deiranimo. sn pruova di che soggiugne ie se-
guenti parole, col Comento di chi sa far dire alle paroìe aìtrui c*ò
che è in grado a lui. II che sè 'ueduto in coloroy à qualt fu rtvcla-
ta per bemgnha divìna la lucs dell Evangelio ; conciojjlacke in queU
le Contrade iì Gritico spiega dicendo : ( di Francia, e d’Itaiia, che
però ìi Casteivetro noo vuol nominare ) dove si videro alcunt con
gagliardo e stncero animo foflenere il Manirio, molti s incorarono al°
tresì per efempio fuo a fossenerlo can fermezza d animu. Ma in queU
le Contrade (e qui pure non vuoi nominarie, aggiugne ii Critico )
dove i primi^ chiamati a render teftimonianza dtlla Verttà^ st fmnr-
vtYcno per Ì asprezza dt tormenù^ e R inegaro Cristo, furono di gran-
de scandalo a gli altri ccn Ì efempio loro, e surono cagione, che gli
altri stmtlmente Rinegajsero Crtsto per paura de tcrmenti, Ci viers ora
dicendo ii feroce Critico: s)utfte paroie del Caftt lvetro, benchè rac-
cozzate in manisra surbefca ecì equivoca, fon Chiare in amendue le
edtzioni della Poetica, nelle quali secondo tl srafario degli Entici^
cbe hanno parlmente i loro Martirologj, esso Caftelvetro onora col ti-
tolo gloriofo di Martiri quegli, i quaii oflinati riéll Eresta ; pìuttosso
che abiuraria, vollero fojstrire la morte. fflufti Martirologj degli E-
vettci st trovano da loro ftampati, e de salst Martiri, àe quali parla
ii Castelvetro, ne su al fuo tempo biton mtmero ec.

Ma non ci vuol’aìtro, che quesso passo, per far sempre più
conoscere, che testa, e che cuore avesie quesso fiero Critico. Ma«
nifessa cosa è, che le psrole dei Casseiverro si possono intendere dei
verì Marrìri delìa primitiva Chiesa, e d’aitri ancora, che ne’Secoli

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