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DI BOETIO DIRAINALDO
D I POPPLETO,
A O. U I L A N O,
VOLGARMENTE
BUCCIO RANALLO
Delle cose delFAquila dairanno 1251. sin alFanno 1362.
P 0 E M A R 0 Z Z 0.
Fmora inedito, ed alla fede di vai-j Esemplari mms?. or si dli in iuce
eon varie note, e giuate.
1 '
PREFAZIONE.
dl Bazzano quella persona slesTa , cfie
2n altri esempiari; neila Cron. Comp.
ald an. posta ia appendice a
Nicol. di Borbon. not. 34.? nel Tra-
duttor di queRo Poema in prosa, ed
in altri e sempre chiamata: Buccio
di Bazzano. Quanto al cognome chi
la disse Ranaglio, chi Ranaldo, chi
Rainaldi, e chi di Rainaido; cic£
che, secondo l 3usa ebbe Rainaldo in
Avolo, o in Padre. Sua Fatria fu T
Aquiia, ma come che quesla surse
da molte Terre alPintorno, discen-
devano i suoi antenati da Poppieto *
oggi Coppito a due miglie dalla Cit-
. Si scorge dal Poema ft. 722=, c
st.. $6i.r e 564., e dal suo primc
Continuatore Antonio di Boezio alla
st. 3., si aggiunga un vecchio Reper-
L pnmo scrittors
dclla Storia Aqui-
lana, e non soia-
mente in iingua
materna, ma in
rima, comunemen-
te si chiam6 Buc-
ci Rannalh, Cosi
nel fuo Poema egli Resso aila ft. 243.
€OS2 gli scrittori di que" tempi • e
£055 ne 0 titols preh® al suo libro.
Ghi lo nomino nei secolo XVI. nul-
ia muto quanto ai iwmc • bench^
Buccio sia un corrotto, non gib: di
Giacobo 9 o Giacobuccio, percioche nel-
la Gronaca di Bern. d* Angeluce num.
XXTII. si legge un Buccia de Jacabo s
rna bensi di Boezlo. Neila st. 348. e
379* * sigv* si ehiama da Iui Boezio
A
DI BOETIO DIRAINALDO
D I POPPLETO,
A O. U I L A N O,
VOLGARMENTE
BUCCIO RANALLO
Delle cose delFAquila dairanno 1251. sin alFanno 1362.
P 0 E M A R 0 Z Z 0.
Fmora inedito, ed alla fede di vai-j Esemplari mms?. or si dli in iuce
eon varie note, e giuate.
1 '
PREFAZIONE.
dl Bazzano quella persona slesTa , cfie
2n altri esempiari; neila Cron. Comp.
ald an. posta ia appendice a
Nicol. di Borbon. not. 34.? nel Tra-
duttor di queRo Poema in prosa, ed
in altri e sempre chiamata: Buccio
di Bazzano. Quanto al cognome chi
la disse Ranaglio, chi Ranaldo, chi
Rainaldi, e chi di Rainaido; cic£
che, secondo l 3usa ebbe Rainaldo in
Avolo, o in Padre. Sua Fatria fu T
Aquiia, ma come che quesla surse
da molte Terre alPintorno, discen-
devano i suoi antenati da Poppieto *
oggi Coppito a due miglie dalla Cit-
. Si scorge dal Poema ft. 722=, c
st.. $6i.r e 564., e dal suo primc
Continuatore Antonio di Boezio alla
st. 3., si aggiunga un vecchio Reper-
L pnmo scrittors
dclla Storia Aqui-
lana, e non soia-
mente in iingua
materna, ma in
rima, comunemen-
te si chiam6 Buc-
ci Rannalh, Cosi
nel fuo Poema egli Resso aila ft. 243.
€OS2 gli scrittori di que" tempi • e
£055 ne 0 titols preh® al suo libro.
Ghi lo nomino nei secolo XVI. nul-
ia muto quanto ai iwmc • bench^
Buccio sia un corrotto, non gib: di
Giacobo 9 o Giacobuccio, percioche nel-
la Gronaca di Bern. d* Angeluce num.
XXTII. si legge un Buccia de Jacabo s
rna bensi di Boezlo. Neila st. 348. e
379* * sigv* si ehiama da Iui Boezio
A