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581. La gente selii para, & li soi
tu lajfaro,
£«/ *»//7<? fuga, £»//// / ?
incalzaro ,
che hebeno partuto ipfi lo se-
quitaro ,
Poi che so spertongato loro se re-
tornaro.
<582. jEj? //« /<? andb a Busci, O 1
/Zrt? /» iJ<? mandaoy
Et anco ad Carlo de Artus quefio
signisicao ;
Per la sua simplicezza Carto li ram-
pognao,
Dife che ben li fiia, poichb Aquiia
lajsao.
383. Correa mille, & trecento, &
piit quarantadui
a. 1342» Quando rentro Ser Lalle, vogiio
che sacciate vui,
In dl de Santo Amicor (120) cosl
vedemmo nui:
Non fo piic contento ipfo, che so do-
lente altrui.
584. Quando quissi rentraro, /<2 pace y
gea gridando ;
generate gente tutta so allegra
intando :
Punamo che atcuni homini hauto ha-
viano danno ,
C&? haviano voglia far quello che
patuto hanno .
sss- 5'<?j* Lalle & li altri adprefsb ,
dico li caporali,
Non lajfaro li sigli gire sacenno
mali,
Ne tanto per la Terra, ma sore
per li casali;
Anzi li gea adcogliendo como amici
carnali.
(120) a* 2. di Novembre.
(121) cio$ alla casa neirAquila.
B
• *
D
E
<5 R I A 300
5 8i5. Facendo multa gente ai palazzo
adunare ,
Et loco parlaminto ipsi voleano sa-
re ;
Lu parlaminto fo quifio che voleam
perdonare ,
Et nullu tnale merito voleano recor-
dare.
j8y. La generale gente contenta se
partia;
Dove siava Bona Jonta Ser Lalle Je
ne gid , (iai)
La roha che sedeanci chi P hehe non
dico io ,
Et tutti li altri apprejso, ciascum
ad Iqco sic.
Ser Lalle, Nanni, Cola, & Amo-
ruso ,
Petruccio , & Arciprete de Ca-
scinar (122)
Et ciascuno nofiro vicino, & vi-
cina,
Se bene volete haver, & bon re-
puso J
Sempre vengrdtiate quello de snso,
Che a tal male tnandb tal rnedi-
cina ;
Poi recordative de quella matina
Del dl de Santo Amico gloriusoo
Po 9 recordative quello promijseste
De perdonar a ciascuno homo m
tutto
Al prhno parlamento che sacesie.
Guardate che lu patto non sia rutto,
Che lo attendate poi che promisi
sefie,
Che Dio mtt sia gabbato allo po-
siutto 0
Poi
1 1
(122) nomi de 5 Capi di Fazioni v. si. 401.
402. 409. ed ia Ant. di Bucc. /?, 22.
e not. 379
581. La gente selii para, & li soi
tu lajfaro,
£«/ *»//7<? fuga, £»//// / ?
incalzaro ,
che hebeno partuto ipfi lo se-
quitaro ,
Poi che so spertongato loro se re-
tornaro.
<582. jEj? //« /<? andb a Busci, O 1
/Zrt? /» iJ<? mandaoy
Et anco ad Carlo de Artus quefio
signisicao ;
Per la sua simplicezza Carto li ram-
pognao,
Dife che ben li fiia, poichb Aquiia
lajsao.
383. Correa mille, & trecento, &
piit quarantadui
a. 1342» Quando rentro Ser Lalle, vogiio
che sacciate vui,
In dl de Santo Amicor (120) cosl
vedemmo nui:
Non fo piic contento ipfo, che so do-
lente altrui.
584. Quando quissi rentraro, /<2 pace y
gea gridando ;
generate gente tutta so allegra
intando :
Punamo che atcuni homini hauto ha-
viano danno ,
C&? haviano voglia far quello che
patuto hanno .
sss- 5'<?j* Lalle & li altri adprefsb ,
dico li caporali,
Non lajfaro li sigli gire sacenno
mali,
Ne tanto per la Terra, ma sore
per li casali;
Anzi li gea adcogliendo como amici
carnali.
(120) a* 2. di Novembre.
(121) cio$ alla casa neirAquila.
B
• *
D
E
<5 R I A 300
5 8i5. Facendo multa gente ai palazzo
adunare ,
Et loco parlaminto ipsi voleano sa-
re ;
Lu parlaminto fo quifio che voleam
perdonare ,
Et nullu tnale merito voleano recor-
dare.
j8y. La generale gente contenta se
partia;
Dove siava Bona Jonta Ser Lalle Je
ne gid , (iai)
La roha che sedeanci chi P hehe non
dico io ,
Et tutti li altri apprejso, ciascum
ad Iqco sic.
Ser Lalle, Nanni, Cola, & Amo-
ruso ,
Petruccio , & Arciprete de Ca-
scinar (122)
Et ciascuno nofiro vicino, & vi-
cina,
Se bene volete haver, & bon re-
puso J
Sempre vengrdtiate quello de snso,
Che a tal male tnandb tal rnedi-
cina ;
Poi recordative de quella matina
Del dl de Santo Amico gloriusoo
Po 9 recordative quello promijseste
De perdonar a ciascuno homo m
tutto
Al prhno parlamento che sacesie.
Guardate che lu patto non sia rutto,
Che lo attendate poi che promisi
sefie,
Che Dio mtt sia gabbato allo po-
siutto 0
Poi
1 1
(122) nomi de 5 Capi di Fazioni v. si. 401.
402. 409. ed ia Ant. di Bucc. /?, 22.
e not. 379