VOL. V. TAV. XIII. 5
storta P assaggiatore comodamente la introdu-
ceva nel vaso , la fermava alla superfìcie del
fluido, e ne poteva trarre anche una sola stilla ,
se così gli fosse piaciuto. Da ciò si fa chiaro ab-
bastanza di quanto si ansi ingannati coloro, che
hanno pensato essersi introdotto sì fatto istru-
mento eziandio nelle botti. Per queste si adope-
rava una subbia che terminava come in un can-
nello, ed era perciò detto sifone, cipan1. Iimger-
mann, Le de ri in, Hemsterhuis , e molti altri
valentissimi , per tacermi di tutt' i lessicografi,
pensarono, che il crfycov, fosse quel medesimo
che Oppiano chiama auXov (fìvo'nrnpoc ne' versi ei-
tati ; ma andarono lungi dal vero. La significa-
zione da me assegnata alla voce anzidetta viene
incontrastabilmente dedotta da un senario del
comico Ipponatte (i) nel quale si dice :
Bucalo il fondo con sottil sifone.
L'epiteto di Xe^rog sottile dato al sifone, il rsrpyvag
tetrenas, proprio dei ferri che bucano il legno, e
P itfiùiix'x il fondo della botte, non ci permettono
(1) Presso Polluce VI, 19.
storta P assaggiatore comodamente la introdu-
ceva nel vaso , la fermava alla superfìcie del
fluido, e ne poteva trarre anche una sola stilla ,
se così gli fosse piaciuto. Da ciò si fa chiaro ab-
bastanza di quanto si ansi ingannati coloro, che
hanno pensato essersi introdotto sì fatto istru-
mento eziandio nelle botti. Per queste si adope-
rava una subbia che terminava come in un can-
nello, ed era perciò detto sifone, cipan1. Iimger-
mann, Le de ri in, Hemsterhuis , e molti altri
valentissimi , per tacermi di tutt' i lessicografi,
pensarono, che il crfycov, fosse quel medesimo
che Oppiano chiama auXov (fìvo'nrnpoc ne' versi ei-
tati ; ma andarono lungi dal vero. La significa-
zione da me assegnata alla voce anzidetta viene
incontrastabilmente dedotta da un senario del
comico Ipponatte (i) nel quale si dice :
Bucalo il fondo con sottil sifone.
L'epiteto di Xe^rog sottile dato al sifone, il rsrpyvag
tetrenas, proprio dei ferri che bucano il legno, e
P itfiùiix'x il fondo della botte, non ci permettono
(1) Presso Polluce VI, 19.