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Real Museo Borbonico — 8.1832

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Tavola I - LXI [Text und Tafeln]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10080#0270
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i8 VOL. Vili. TAV. XXXVI a XLV.

dapoichè essi così la piegarono per segnale della
congiura quando si mossero a queW'ardita im-
presa. Snida dice (1) — La Tiara eretta era orna-
mento della testa de"1 Re presso i Persiani, e i
duci la portavano inclinata, ossia piegata in
avanti. Seneca riferisce che la tiara eretta era
tenuta in tanto pregio, che Serse avendo diman-
dato a Demarato Sparlano qual premio deside-
rava per averlo consigliato con rettitudine, costui
richiese ed otlenne di poter portare la tiara eretta
nel fare la sua entrata in Sardi (2). Senofonte
dice, che i Re Persiani ponevano il diadema
sulla tiara (3). Diodoro Siculo, Amano, ed altri
antichi Scrittori dicono, che Alessandro adotto
in parte le vesti de* Re Persiani, e che unì la
cidaris alla causici IMacedonica. Plutarco rac-
conta nella vita di Antonio, che questo Romano
essendo in Alessandria distribuì Regni, e Provin-
cie a due giovinetti figli di Cleopatra : e diede
r Armenia , la Media, e V impero de' Parli a
quello che si chiamava Alessandro, il quale por-

(1) Sotto la voce Tiara.

(2) De benef. Lib. VI. cap. 3i.

(3) In Cyropaed. Lib. 8.
 
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