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Real Museo Borbonico — 10.1834

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Bechi, Guglielmo: Relazione degli scavi di Pompei da Aprile 1833 a Febbraio 1834
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https://doi.org/10.11588/diglit.10081#0307
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sombra atto a ricevere lo stillicidio del sovrastante tetto forse da
quella parte inclinalo. In ciò ci conferma anche la decorazione del
muro tutta messa di stucco a bugne diversa affatto dalla parete ad
esso dirimpetto.

La picciola fenica n." 5i introduce alla specie di peristilio n. 52
in fondo al quale è il grazioso fonte n.° 53 lutto adorno di musaici
e che sarà per noi descritto allorquando colla corrispondente tavola
lo mostreremo ai nostri lettori. Questo singolare monumento fu sca-
vato nella presenza di S. A. I. il Granduca di Toscana , il cui bello
e magnanimo amore alle arti del disogno ebbe ventura di incon-
trarsi con questo fortuito trovato dei nostri scavi, il pili rimarche-
vole certamente del periodo che imprendiamo a descrivere.

Per la scala n.° 48 si saliva alle stanze superiori di questa ca-
setta che al sobrio pasto dei suoi abitatori aveva aperta nella sua
estremità la cuciuella n.° 54.

La iscrizione che qui pubblichiamo è degna di osservazione per
quello epiteto di T^erecundissìmum del quale il cliente che 1' ha
scritta onora il nome del suo paUono.

Holconium Priscum verecundissimum dignum Reipublicae Ae-
dilem orat ut faciant dignissimum.

Prega che facciano Olconio Prisco verecondissimo, degno delia
Repubblica, Edile degnissimo.

Manca il nome di colui che prega

Su queste iscrizioni ( la massima parte delle quali crediamo da
riferirsi alla elezione dei magistrali municipali ) noi accenneremo nella
prossima relazione una opinione basata su molli esempii da noi rac-
colti nel corso di questi scavi.

(teimo f$ec/a.
 
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