VOL. XII. TAV. XXI. a XXIII. i3
Passiamo agli accessorii che Mostrato chia-
mava condimenti della pittura, e discorriamo un
poco quella vaga fascia che girando il piede di
questo vaso, forma , dirò così , lo strato dove
stanno tutte le figure. Componesi essa di varie
linee intrecciate, come appunto comparisce il la-
bori nto di Creta, nelle monete di Gnosso recate
dal Combe (1), ed è poi da quando a quando tra-
mezzata da un compartimento dove stanno due
verghette incrocicchiate ed alcuni globetti. Or chi
ha imparato da Erodoto (2) che il laberinto era
simbolo della trasmigrazione delle anime che si
compiva in tremila anni , chi ricorda che per
questa ragione nel laberinto si contavano tremila
stanze metà sotterra, e metà sopra, non potrà
dubitare che una significazione non si possa be-
nanche a questo fregio attribuire. E questa vuoisi
derivare dalla potenza che Bacco esercitava nella
vita futura. Per verità gli antichi in alcune cosmo-
gonie ammettevano varie epoche , e queste dis-
sero regni, perchè soggette alla potenza di un es-
sere che le regolava da re, come Fanete, la Notte,
(1) Mus. Hunter. Tab. i8 n. 17.
(2) II, 123.
Passiamo agli accessorii che Mostrato chia-
mava condimenti della pittura, e discorriamo un
poco quella vaga fascia che girando il piede di
questo vaso, forma , dirò così , lo strato dove
stanno tutte le figure. Componesi essa di varie
linee intrecciate, come appunto comparisce il la-
bori nto di Creta, nelle monete di Gnosso recate
dal Combe (1), ed è poi da quando a quando tra-
mezzata da un compartimento dove stanno due
verghette incrocicchiate ed alcuni globetti. Or chi
ha imparato da Erodoto (2) che il laberinto era
simbolo della trasmigrazione delle anime che si
compiva in tremila anni , chi ricorda che per
questa ragione nel laberinto si contavano tremila
stanze metà sotterra, e metà sopra, non potrà
dubitare che una significazione non si possa be-
nanche a questo fregio attribuire. E questa vuoisi
derivare dalla potenza che Bacco esercitava nella
vita futura. Per verità gli antichi in alcune cosmo-
gonie ammettevano varie epoche , e queste dis-
sero regni, perchè soggette alla potenza di un es-
sere che le regolava da re, come Fanete, la Notte,
(1) Mus. Hunter. Tab. i8 n. 17.
(2) II, 123.