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Real Museo Borbonico — 12.1839

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Tavola I - LX [Text und Tafeln]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10800#0151
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VOL. XII. TAV. XXIV. 5

pia, e eh' è incisa a sinistra di chi guarda, a noi
sembra una Fortuna : il suo crine sconvolto , il
suo volto ispirato, l'attitudine di volare (1) sor-
reggendo il corno delle dovizie ci hanno indotto
a supporre che per essa si rappresenti la Fortuna
propizia, cioè la dispensatrice delle dovizie che
favorevole profonde a quo' mortali che momen-
taneamente sono sotto i suoi propizii influssi; ed
in quell' indeciso atteggiamento de' piedi , come
di chi voglia o non voglia soffermarsi (2) par che si
dinoti che nè sinceri nè fermi sono i doni che per-
vengono da lei. Quel cornucopia in fine ci ha fatto
ancor rammentare che Pausania (3) ricorda che
Bupalo espresse la prima volta la Fortuna col cor-
nucopia senza il timone, e che altre simili statue
vedeansi per la Grecia (4).

^icvaméafodta Sminati.

(1) Il crine sconvolto, il volto ispirato e le ali convengono alla Fortuna. E noto
che gli antichi chiamavan pazza e furiosa la Fortuna, Fortunam insanam esse ec.
ed è noto ancora che la Fortuna si rappresentava alata e senza ali. Orazio III, 29.

(2) Essendo questo bel monumento adattato sulla basetta quadrilatera come qui
si vede, ci ha indotto ad osservare che le punte de'suoi piedi poggiavano su di un
corpo circolare; ed al confronto di altri monumenti par che i medesimi dovessero
posare su di un globo o di una pietra rotonda ad esprimere la sua instabilità e
le pronte cadute di coloro che ad essa si affidano.

(3) IV, 3o.

(4) VII, 26.
 
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