VOL. XIII. TAV. I. a V.
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dell’arco rilevano altrettanti grifi, che con una delle
zampe anteriori sostengono i cornacopii, fra’quali è
posto lo scudo Aragonese. Anzi non è comune il par-
tito di quelle cornici sagomate, che servono d’im-
postatura all’arco, e che veggonsi fare aggetto dalle
due parti ; non che di quelle ornate fascette che,
per mezzo scompartendo queste alette, ricorrono poi
lateralmente lungo i fregi superiori de’ due bassi-
rilievi di cui parleremo. Passando alla parte interna
dell’ arcata d’ingresso , che ancora a questo primo
piano appartiene, saltano primamente alla vista
nelle pareti laterali due grandi storie in bassorilievo.
Ma ci riserbiamo di darne separato ragguaglio dopo
che gli altri piani del prospetto avremo discorso. Al
di sopra di esse furono incavate due coppie di nic-
chie simili a quelle che nel quarto ordine ritrovere-
mo , o per situarvi statuette che poi non si fecero,
o per semplice adornamento. La volta è poi tutta
egregiamente lavorata a gran cassettoni ; ciascuna
fila ne ha quattro inframezzati di teste e rosoni di
alto rilievo, e nel centro di essi, due Genii reggono
un grande scudo, ove non altro è divisato che una
croce , probabilmente siccome stemma del Ducato
di Calabria. Altri quattro scudi l’attorniano ed han-
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dell’arco rilevano altrettanti grifi, che con una delle
zampe anteriori sostengono i cornacopii, fra’quali è
posto lo scudo Aragonese. Anzi non è comune il par-
tito di quelle cornici sagomate, che servono d’im-
postatura all’arco, e che veggonsi fare aggetto dalle
due parti ; non che di quelle ornate fascette che,
per mezzo scompartendo queste alette, ricorrono poi
lateralmente lungo i fregi superiori de’ due bassi-
rilievi di cui parleremo. Passando alla parte interna
dell’ arcata d’ingresso , che ancora a questo primo
piano appartiene, saltano primamente alla vista
nelle pareti laterali due grandi storie in bassorilievo.
Ma ci riserbiamo di darne separato ragguaglio dopo
che gli altri piani del prospetto avremo discorso. Al
di sopra di esse furono incavate due coppie di nic-
chie simili a quelle che nel quarto ordine ritrovere-
mo , o per situarvi statuette che poi non si fecero,
o per semplice adornamento. La volta è poi tutta
egregiamente lavorata a gran cassettoni ; ciascuna
fila ne ha quattro inframezzati di teste e rosoni di
alto rilievo, e nel centro di essi, due Genii reggono
un grande scudo, ove non altro è divisato che una
croce , probabilmente siccome stemma del Ducato
di Calabria. Altri quattro scudi l’attorniano ed han-