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Real Museo Borbonico — 13.1843

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Tavola I - LIX [Text und Tafeln]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10974#0362
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VOL. XIII. TAV. LUI.

che è di tutte la più intatta, ove s’inserivano i na-
stri per tenerla pensile. 2.0 I quattro nastri, dai
quali pende, sono qui adattati diversamente, e
per posare ha, come le altre ordinariamente, tre
piedi: vi è annessa la iscrizione IdWVT.
La prima voce è equivoca. Si trova in due patere
per nome proprio di Venere, ma avendo detto
Ovidio Condita si non sunt mysteria cistis, con-
vien qui cercare altra sposizione: credo trovarla
in <ra vppi$, o <ra vppoc, cista peìisilis, che, unito
l’articolo alla voce, e soppressa come vuole il dia-
letto etrusco una delle consonanti, divien FWVT.
La M ridonda forse per togliere la cacofonia seguen-
do appresso una vocale. Succede , che è
quanto dire Attinis pel cangiamento delle due affini
Vedi, nome mistico di Bacco siccome vedremo.
Le ultime lettere leggonsi come in compi¬
mento del vocabolo derivativo e come caratteristica
del caso ; cosa da noi lungamente trattata altrove.
Riunendo le due parti, risulta I44V<W^IPIITTR che
è quanto ^dttiniarum o sia Baccharum delle donne
iniziate a’ misteri di Bacco.
Abbiamo qui pertanto la cista di Bacco, la
quale onde avesse origine, e come tal superstizio-
 
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