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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 3.1897

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Stevenson, Enrico: Osservazioni sulla topografia della via Ostiense e sul cimitero: ove fu sepolto l'apostolo S. Paolo
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https://doi.org/10.11588/diglit.17403#0323
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OSSERVAZIONI SULLA TOPOGRAFIA DELLA VIA OSTIENSE, ECC. 317

per il martire Lorenzo, ed i fedeli avrebbero fatto a gara per
scegliere l'ultima dimora nel luogo consacrato dalla presenza del
corpo dell'apostolo delle genti. Sicché il cimitero di s. Paolo,
anche in ragione delle sue antichissime origini, avrebbe dovuto
gareggiare in estensione colle gigantesche necropoli dell'Appia e del-
l'Ardeatina. E la natura geologica dei luoghi si prestava assai bene
nell'alto a siffatta estesissima escavazione cimiteriale. Lo scoglio
anzidetto è di un tufo arenario attissimo alla esecuzione di ambu-
lacri e sepolcri del genere consueto. Lo prova eziandio l'esistenza
del piccolo ipogeo attribuito a s. Timoteo. Anche il nucleo della
base del colle è composto del tufo medesimo. Me ne sono accer-
tato scendendo nella grotta del vino della vigna De Merode, la
quale è allacciata con immense cave di tufo che si svolgono nella
parte in declivio della vigna medesima fin presso alle costru-
zioni della strada. Ed ivi niuna traccia di ambulacri cimiteriali.
Dall'esame degli strati geologici risulta che se il colle si pro-
lungava fin sopra la tomba di s. Paolo esso dovea comporsi del
medesimo tufo. Come si spiega adunque che non si scorge oggi,
nè giammai è apparsa una qualsiasi traccia sicura di ambulacri
cimiteriali ai quali si possa dare con certezza il nome di cimitero
di Lucina? 1 Come è che nel monte, ad eccezione dell'isolato
ipogeo sopra citato, non si scorgono troncati gli ambulacri e
tagliate le lacinie della necropoli, la quale infallibilmente sarebbe
giunta fin li, ed anche molto oltre verso levante, se essa avesse
esistito ? Se Costantino distrusse il colle e con esso la sotterranea
necropoli, egli avrebbe certamente rispettato tutta quella parte
di cimitero che non era assolutamente necessario di demolire pel-
le sue costruzioni. Così fece nel citato esempio dell'Agro Verano.
Così vediamo essere accaduto a s. Agnese ed ovunque furono

1 Le tracce di gallerie cimiteriali indicate dall'Armellini (Croni-
chetta, 1889, p. 107) ho cercate invano nel luogo indicato dal compianto
archeologo. Esse ad ogni modo si trovavano in condizioni da non poter avere
relazione col vero cimitero di Lucina ed il sepolcro di s. Paolo.
 
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