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Bonavenia, Giuseppe
Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane: La questione puramente archeologica e storico-archeologica nella controversia filumeniana — Rom, 13.Suppl..1907

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Bonavenia, Giuseppe: La questione puramente archeologica e storico-archeologica nella controversia filumeniana
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https://doi.org/10.11588/diglit.19833#0010
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G. BONAVENIA

chiarate* quivi stesso che nel trattarne prescinderò da certe con-
siderazioni di carattere delicatissimo ed elevatissimo, così séguito
immediatamente scrivendo : « Anzi desidero che il mio lettore
non badi punto ai titoli di vergine, di martire, di santa, che
necessariamente ricorreranno lungo il corso della trattazione:
giacche (quei titoli) saranno quivi inseriti unicamente nel loro
senso storico, quali cioè, furono pronunziati nei discorsi, o scritti
nei documenti, o per qualunque altro motivo non archeologico
espressi ».

Oltre a ciò nelle cento pagine del detto libro fpag. 33-134), ove
trattasi della « Confutazione strettamente e puramente archeolo-
gica della dissertazione del Marucchi » (pag. 33), ossia si viene al
nodo puramente archeologico, io mi astengo da ogni titolo per
Filumena, e ragiono del suo sepolcro o loculo al pari dei se-
polcri o loculi di Noete e di un defunto anonimo, ambedue in Pri-
scilla; di Mascaruno e Petrus, di Pufina e Dionisio e di altri,
in Commodilla. Ma tutto questo non mi giovò affatto per farmi
intendere, ed evitare la confusione di due diversissime questioni,
nelle quali si sforza di implicarmi col suo « Studio Archeolo-
gico » nel Nuovo Ballettino il eh. oppositore Comm. Marucchi l.
Il che vale in altri termini spostare il punto della questione.
Eccone (per subito intenderci) un esempio. Egli a pag. 256
scrive così : « In questo opuscolo (di Mons. Cascioli) inserì due
lettere il eh. P. Bonavenia, ove entrando nell’esame della irre-
golarità dell’epigrafe cercò di provare che i mattoni della iscri-
zione di Filumena dovevano esser messi così e non altrimenti,
cioè con quella disposizione irregolare, per le loro stesse dimen-
sioni. Ed egli in tale ragionamento entrò in minutissimi parti-
colari dell’altezza e della lunghezza di quelle tegole, concludendo
poi che questa era la giustificazione più decisiva dell’autenti-
cità del sepolcro di Filumena, cui egli disse ancora doversi

1 0. Marucchi, Nuovo Bullettino, n. 3-4, 1906; pag. 253-300.
 
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