IMPORTANTE DONO DEL PONTEFICE BENEDETTO XV
AL MUSEO CRISTIANO LATERANENSE
(Tav. Ili)
Nella Biblioteca Chigiana in Roma si conservavano da
oltre due secoli due grandi busti in mosaico, scoperti nel
cimitero di Ciriaca sulla Via Tiburtina nel 1656, sotto il pon-
tificalo di Alessandro VII e da Lui donati alla sua famiglia.
Questi busti, riprodotti nella tav. IIP, sono in grandezza
naturale e rappresentano un uomo di giovane età, con corti
capelli e con barba raccorcia ed una donna orante e velata.
Da un disegno conservato nella Biblioteca Vaticana e die
fece parte dell’apparato epigrafico di Gaetano Marini, noi
conosciamo il testo dell’iscrizione sepolcrale che accompagnava
quei due ritratti, posti probabilmente sopra un arcosolio del
cimitero suddetto o nella parete di fondo di un cubicolo. La
iscrizione ci dà il nome dei due personaggi e ci fa sapere che
erano i due coniugi Flavio Giulio Giuliano e Maria Simplicia
Rustica, e che la donna mori in età di circa diciotto anni e
mezzo e che visse insieme al marito per poco più di tre anni.
Ma la immatura età della defunta non si sarebbe certamente
ricavata dal suo ritratto, che sembra appartenere ad una
matrona piuttosto che aduna giovanissima donna.
L’iscrizione era del seguente tenore:
FL • IVL • IVLIANVS • MAR • SIMPLICIAE
RVSTICAE • CONIVGI • DVLCISSIME (sic)
Q_- V • ANN • XVIII ■ M • V • D • XV • FECIT ■ MECV
A •. III • M • II ■ DORMET • IN • PACE • X • K • FEBR •
I due ritratti furono fatti eseguire dal marito che si pre-
parò il sepolcro per sè accanto alla tomba della consorte; e
AL MUSEO CRISTIANO LATERANENSE
(Tav. Ili)
Nella Biblioteca Chigiana in Roma si conservavano da
oltre due secoli due grandi busti in mosaico, scoperti nel
cimitero di Ciriaca sulla Via Tiburtina nel 1656, sotto il pon-
tificalo di Alessandro VII e da Lui donati alla sua famiglia.
Questi busti, riprodotti nella tav. IIP, sono in grandezza
naturale e rappresentano un uomo di giovane età, con corti
capelli e con barba raccorcia ed una donna orante e velata.
Da un disegno conservato nella Biblioteca Vaticana e die
fece parte dell’apparato epigrafico di Gaetano Marini, noi
conosciamo il testo dell’iscrizione sepolcrale che accompagnava
quei due ritratti, posti probabilmente sopra un arcosolio del
cimitero suddetto o nella parete di fondo di un cubicolo. La
iscrizione ci dà il nome dei due personaggi e ci fa sapere che
erano i due coniugi Flavio Giulio Giuliano e Maria Simplicia
Rustica, e che la donna mori in età di circa diciotto anni e
mezzo e che visse insieme al marito per poco più di tre anni.
Ma la immatura età della defunta non si sarebbe certamente
ricavata dal suo ritratto, che sembra appartenere ad una
matrona piuttosto che aduna giovanissima donna.
L’iscrizione era del seguente tenore:
FL • IVL • IVLIANVS • MAR • SIMPLICIAE
RVSTICAE • CONIVGI • DVLCISSIME (sic)
Q_- V • ANN • XVIII ■ M • V • D • XV • FECIT ■ MECV
A •. III • M • II ■ DORMET • IN • PACE • X • K • FEBR •
I due ritratti furono fatti eseguire dal marito che si pre-
parò il sepolcro per sè accanto alla tomba della consorte; e