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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Il sarcofago di S. Elena prima dei restauri del secolo XVIII.
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0040
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Può darsi che questa sentenza trovi una conferma nei costumi
dei cavalieri. Essi vestono tuniche a maniche lunghe e strette, quali
ritornano sui monumenti dell'età costantiniana. Se ne hanno esempi
altresì nelle sculture del tempo degli Antonini ? Lascio la risposta
ai competenti : è<p' òt? fàp |J-YJ tfpoviò aifàv cpiXd>.

Ove non fossero le accennate ragioni di stile e, forse, di abiti,
non sarebbe illecito (s'intende, in via di semplice ipotesi) supporre
lavorata la grandiosa arca, che poi divenne il sepolcro di Elena
Augusta, per qualcuno dei personaggi deposti nel mausoleo di A-
driano (1), senza eccettuare quelli dei quali consta che furono arsi
sul rogo.

Effettivamente YHadrianeum contenne delle arche di por-
fido (2): ne è prova il sarcofago che accolse nella basilica Latera-
nense il corpo di papa Innocenzo II, e che in origine stava proprio
nel mezzo della gran mole (3). Andrei adagio a identificare codesto

nemis terrassés», aggiunge: «ce motif.... est tout particulièrement fréquent dans la
numismatique Constantinienne ».

(1) Cioè gl'imperatori da Adriano a Severo (v. Nibby Roma antica II, 1839,
p. 490 ss.; Borgatti Castel S. Angelo, Roma 1890, p. 9 ss.; Lanciani Ruins and
excavations of Rome, London 1897, p. 557; Pauly-Wissowa « Real-Encyclopadie »
». v. Hadrianeum 2167).

(2) Ma è una pura fantasia che provenga di là il sarcofago di Costantina
(vedi sotto p. 28 nota 4) ; fantasia messa fuori in alcune Guide (cf. Roma antica e
moderna ded. al Card. S. Valenti II, Roma 1750, p. 310) e ripetuta da P. Rossini,
Il Mercurio errante ed. 1789 voi. II 146 (dove sembrerebbe attribuita al Bonanni.
Ma in realtà questo dotto, toccando del sarcofago di Costantina, Museum Kirche-
rianum, Romae 1709, p. 85, non dice parola sulla sua provenienza).

(3) Mirabilia Romae ed. Jordan Topographie der Stadt Rom im Altertham
2, 1871, p. 267 s. ; Urlicbs Codex urbis Romae topographicus 1871 p. 106. Cf. H.
Grisar // sepolcro dell'imperatore Ottone II in « Civiltà cattolica » voi. I del 1904
p. 471 s. Il P. Grisar ha dimenticato il testo di Giovanni Diac. in navi ecclesiae
(Lateran.) iacet Innocentius papa II in concha porphyretica, quae fuit Adriani im-
peratoris sepultura, o per dir meglio, non ha avvertito che il cod. Lateran. di cui
parla il Baronio ad a. 1143 n. 10 e che egli, il Grisar, cita a p. 472, è per l'appunto
il de memorabilib. eccl. Lateran. di Giovanni Diacono. Vedi anche Tolomeo Lue.
riisi. eccl. 20, 5 ap. Muratori Rer. It. Script. XI 1097 B. Il coperchio dell'arca ser-
vita per Innocenzo II, a detta dei Mirabilia fu posto nell'atrio di S. Pietro super
sepulchrum Praefecti, sepolcro oggi non identificabile, se, come sostiene il P. Gri-
sar (spec. contro Kaufmann Das Kaisergrab in den oaticanischen Grotten, Miinchen
1902, p. 23), esso è diverso da quello di Ottone. Senza dubbio il coperchio della
tomba di Ottone, ora conca battesimale nella basilica Vaticana, ha piuttosto l'ap-
parenza di un labrum per bagni (v. Grisar loc. cit. p. 470 ss. ; M. Cerrati Docu-
menti e ricerche per la storia dell'antica basilica Vaticana, I, Roma 1914, p. Ili

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