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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Putortì, Nicola: Lucerne cristiane nel Museo Civico di Reggio-Calabria
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0085
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passato poi a Reggio, cfr. Morisani, op. cit., p. 46 segg., che lo ha illustrato pel
primo.

(4) Cfr. II. ce, a nota 1.

(5) Oltre ai li. ce. a nota 1, cfr. il II Inventario, num. 834, di questo Museo Ci-
vico, dove dicesi che la lucerna qui descritta al num. 1 fu donata dal dott. Antonino
Lacava, mentre nell'Inventario precedente, p. 37, è di più detto che essa è stata ri-
trovata in Reggio, rione Palombaro.

(6) Registro d'introito del Museo Civico, data 10 luglio 1891.

(7) L'esecuzione in questa parte è riescita molto imperfetta.

(8) Sul dorso del pavone apparisce come una mezza figura anteriore di altro
volatile, la quale credo sia un prodotto casuale della stampiglia.

(9) Figura di gallo credo sia anche quest'altra, avendo di esso le sembianze.
10) Non saprei diversamente denominare questa figura, ché ha tutta la somi-
glianza di un ramo di cipresso, per quanto le bacche sarebbero troppo simmetrica-
mente distribuite. Del resto, rami di cipresso, alternati a candelabri, oggi adornano
anche gli altari dell'Italia meridionale. Ma per Bertaux, L'art dans l'Italie merid.,
pag. 81 seg., fig. 22, sono dei grappoli quegli oggetti con gli uccelli sopra posati,
che ornano il capitello ivi riprodotto, e somigliano al nostro esibito su la lucerna.
Però non tutti in ciò sono d'accordo. Potrebbe pure pensarsi per la figura in que-
stione ad un ramo fiorito, come, p. es., al ramo dell'acanto.

(11) Così non trovo che rassomigli se non ad una colomba quest'altro volatile.

(12) Piuttosto daino che cervo, portando esso le corna ramificate soltanto in
alto. Questa lucerna è dono del prof. F . Morabito Calabro.

(13) Si distinguono soltanto gli ornamenti ad angolo e due fiorellini.

(14) Veramente le due A hanno nel pezzo il taglio su la sola asta destra,
l'una trasversale, l'altra orizzontale. Ma mancano i caratteri epigrafici per poterlo
qui riprodurre.

(15) Salinas, Notizie degli scavi, 1885, p. 296, n. 29.

(16) Cfr. per questo, Ducati, L'arte classica, p. 899.

(17) Per l'acconciatura del capo, v. quanto osserva lo stesso Ducati, o. e,
p. 896 s., a proposito del così detto busto di Amalasunta che è riprodotto a fig. 838, e
nel quale pare raffigurata l'imperatrice d'Oriente Arianna, sposa di Anastasio nel
491, morta nel 515. Cfr. un tipo affine, ma con l'ornamento del capo diverso, anche
su lucerne, in Garrucci, o. e, tav. 476, I (quest'esemplare reca pure sul petto il mo-
nogramma di Cristo), ed in Salinas, Notizie, 1885, p. 293, fig. 18. Mentre per le
monete si può confrontare la testa di Elena, moglie di Costanzo Cloro e madre di
Costantino il Grande, in Baumeister, Denkmaeler des kjass Alteri., I, p. 399, fig. 435;
Gnecchi, / Medaglioni romani, II, tav. 128, n. 9. 1

(18) V. su tali rappresentazioni del nudo Orsi, Notizie, 1909, p 278 (ivi biblio-
grafia), e su quella di Daniele nudo in particolare, Garrucci, Storia dell'arte cristiana,
l, p. 353 (III, p. 87), oltre ai tipi riprodotti a tavv. II, 23, 2; 25 (in basso); 31, 2; 53, 1 ;
V, 312, 5; 322, 2; 323, 2; 366, 2 e 3; 367, 1, 2 e 3; VI, 482, 19; Martigny, o. c.
p. 238, 2 ; 757, 1. Per Daniele vestito, cfr. il medesimo Garrucci, o. e, e le varie
riproduzioni a tavv. Il, 94, 2; III, 150, 1 ; V, 332, 3, ecc.; Martigny, o. e, p. 238, 1 ;
Diehl, Manuel d'art bizantin, p. 79, fig 28; p. 225 ss. fig. Ili, ecc. Pei tipi di
Daniele su lucerne cretacee in particolare, cfr. V. M. Bauer, Der Bilderschmuck.

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