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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Putortì, Nicola: Lucerne cristiane nel Museo Civico di Reggio-Calabria
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0086
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{riihchristl. Thonlampen, p. 58 ss. Infine, per la riproduzione dell'episodio di Da-
niele nella fossa dei leoni in catacombe, cfr. Marucchi, Élements d'arch. chrét.,
p. 311.

(19) Su la croce semplice e monogrammatica cfr. Garrucci, o. e, I, p. 157, ss.;
Martigny, o. e, p. 212 ss., p. 476 ss., oltre ai vari esemplari anche su iucerne
cretacee che si riscontrano qui ed altrove.

(20) Sul candelabro degli Ebrei, cfr. Martigny., o. e, p. 115, s., dove rilevasi
che il candelabro fu simbolo adottato anche dai cristiani. Per la riproduzione del
candelabro sui piccoli oggetti, cfr. Garrucci, o. e, VI, t. 490 s., e per un esempio del
candelabro su lucerna cretacea, t. 491, n. 10.

(21) Per la pistrice e pel cane anche su le lucerne, v. Garrucci, o. e, I,
p. 252 s., e p. 256; pel cipresso, Martigny, o. c. p. 758; pel vaso simbolico, Gar-
rucci, o. e, p. 222 ss., e Martigny, o. e, p. 771 ss.

(22) Notizie degli scavi, 1885, p. 297.

(23) Merlin, Accadèmie des Inscriptions et Belles-lettres, Comptes rendus, 1912,
p. 285 (p. 9 dell'Estratto).

(24) Cfr. sopra, nota 1. Per mancanza di caratteri epigrafici non può essere ri-
prodotta altrimenti la M.

(25) Cfr. anche per le marche delle prime lucerne Daremberg e Saglio, Diction-
naire, III. 2, p. 1331; Walters, History of ancient pottery, II, p. 426; nel primo
anche da p. 1329 ss., e nel secondo, da p. 420 quanto osservasi diffusamente circa
le iscrizioni delle lucerna in genere.

(26) Infatti il De Lorenzo, La Zagara, 1882, p. 154, intorno a quelle ritrova-
tesi presso Leucopetra, podere del sig. Giovanni Crisarà, si limita soltanto a dire :
« Di coteste lucerne una si presenta col bel monogramma di Cristo in rilievo sul
piatto, un'altra col noto emblema cristiano del delfino, una terza ha il pavone, sim-
bolo della celeste gloria, una quarta il gallo, una quinta la lepre, e risponde ad
altra consimile del Museo, ch'è di tipo più spiccato, e dello stile somigliantissimo
a quella del delfino detta di sopra, ecc.». «La più speciosa di codeste lucerne,
cioè la letterata... porta ancor essa sul piatto il pavone, sotto del quale si rilevano
due picciolissime ghirlande che rafforzano ancor meglio il senso, simboleggiato
nel pavone, del premio eterno, cioè del cristiano bonus miles, ecc. ».

(27) Di queste altre si danno due come ritrovate « nel suburbio », e « nelle
vicinanze » di Reggio : quelle, cioè, ai nn II e XXX ; De Lorenzo, Notizie degli scavi,
1886, p. 440; Le scoperte arch. di Reggio Cai., II, p. 57, oltre alla lucerna La-
cava, scoperta proprio in Reggio, come è detto a nota 5, ed all'altra Morabito-
Calabrò, di cui a nota 12, scoperta pure in Reggio, come è da credere. Per la lu-
cerna proveniente da Tauriana, v. nota 6 e num. XXXVII.

(28) Rincresce molto che, mentre per l'archeologia cristiana in Sicilia abba-
stanza ormai è noto (v. quanto particolarmente e da tempo ebbe a rilevare l'Orsi,
Notizie degli scavi, 1893, p. 276), al contrario per essa medesima in Calabria, e so-
prattutto in Reggio, il buio rimanga ancora molto fitto. Non mancano, è vero, per
qualche centro delle segnalazioni che, quantunque sporadiche, avrebbero sempre
la loro importanza. Ad es., il Moscato, Rivista Storica Calabrese, 1896, p. 205 ss.
e 431 s. ; 1897, p. 146 ss. (Cotroneo, ib, 1897, p. 278) e il Dito, La Storia Calabrese

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