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Nibby, Antonio
Viaggio antiquario ne'contorni di Roma (Tomo 2): Che contiene il viaggio a Frascati, Tusculo, Algido, Grottaferrata, alla valle Forentina, al lago Albano, ad Alba, Aricia, Nemi Lanuvio, Cora, Anzio, Lavinio, Ardea, Ostia, Laurento, e Porto — Roma: Presso Vincenzo Poggioli Stampatore Camerale, 1819

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.62621#0226
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j98 avanzi di lanuvio
Questo passo serve vie più a dimostrare , che
in quello di Eliano, come si disse , vada letto La-
nuvio, e non Lavinio. La maniera stessa, colla qua-
le rappresentavasi Giunone Lanuvina, o Salvatrice,
differiva da tutte le altre Giunoni, onde poteva fa-
cilmente conoscersi. Cicerone nel I. de JVatura
Deorum c. 29. ce ne ha lasciato la descrizione , ed
il Museo Vaticano nella Sala rotonda ce ne porge
un esempio : Tarn herclé , quam tibi illam no stram
Sospitam qudm til numquam ne in soirinis quidem
vides , nisi curri pelle caprina , cum basta , cum
sentalo , cum calceolis repandis. At non est talis
Argiva nec Romana Juno. Ergo alia species Juno-
nis Argivis alia Lanuvinis. La statua al Vaticano
ha inoltre un serpe ai piedi, allusivo al dragone
sacro , che nel suo bosco vedemmo nudrirsi. Le
ultime parole poi del testo riferito di Cicerone ,
non si possono dire opposte alla origine Argiva del
culto di Giunone in Lanuvìo, poiché potè bene ac-
cadere, che accettando la Dea se ne fossero dopo
variati gli emblemi, e così si allontanasse la Giu-
none Lanuvina da quella di Argo, quantunque fos-
sero di una origine stessa. Presso il tempio essen-
te state abitazioni pe’Sacerdoti, si trae daVarro-
ne, che nei IV. de Lingua Latina c. 33 dice: Ubi
eubabant cub'culum, ubi coenabant coenaculum vo-
citabant, ut etìam nane Lanuvii apud aedem Juno-
nis, et in coetero Latio .... dicuntur. Da Cicerone pu-
re ricavasi sul Unire della sua orazione in favore
di Murena, che i Consoli andavano a sagrificarvi i
Date hoc ipsius pudori, date patri mortuo, date
generi, ac familiae : date etiam Lanuvio manici^
pio bollentissimo quod in hac tota caussa frequens
moestumque vidistis. iNolite a sderis patriis Juno-
nis Sospitae cui omnes Consules facere necesse
domesticarti f ét suum Console™ potissima™
 
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