si 3
CAPO XXXI.
Piaggiò ad -dazio,
r»
I Ritornando in Albano per la via per la qua- Sepolcri an-
le siamo passati , traversata la città medesima , XpeAi.0 11
prendendo la direzione di Roma , lasciando a de-
stra i sepolcri magnifici , che furono descritti nel
capo XX VII. si giunge a destra alla nuova strada,
che conduce a Castel Gandolfo , il quale sull’alto
della collina vedesi torreggiare. Tutta questa fal-
da si appella il Pascolare di Castel Gandolfo , ed
ivi furono nell’anno 1817 scoperti sotto la crosta
del peperino molti vasi sepolcrali riposti dentro
grandi olle . Essi esistono ancora in gran parte
presso il Sig. Carnevali in Albano , e per la for-
tuita del loro ritrovamento , e pel* luogo in cui
furono rinvenuti , e per la forma rozza , e biz-
zarra insieme , che hanno , diedero luogo a due
opposti sistemi . Gli uni pretesero rimandarne l’ori-
gine di là da’tempi conosciuti per la storia , e li
fecero anteriori , o contemporanei almeno delle
eruzioni vulcaniche del monte Albano ; altri vi ri-
conobbero il secolo di Totila , e la forma , e co-
stume settentrionale. A. me sembra però che sì gli
uni che gli altri si siano lasciati trascinar troppo
- dai loro sistemi , e che i vasi siano di una epoca
molto più recente di quella di coloro , che ne vo-
gliono fare monumenti anteriori alia storia del La-
zio , e molto più antichi siano di quello , che si
possano attribuire al tempo di Totila . La loro for-
ma singolare , e rozza , le fibule di bronzo , che
vi si sono trovate dentro , simili alle fibule Roma-
ne più conosciute, mi sembrano determinarne Pepo*
CAPO XXXI.
Piaggiò ad -dazio,
r»
I Ritornando in Albano per la via per la qua- Sepolcri an-
le siamo passati , traversata la città medesima , XpeAi.0 11
prendendo la direzione di Roma , lasciando a de-
stra i sepolcri magnifici , che furono descritti nel
capo XX VII. si giunge a destra alla nuova strada,
che conduce a Castel Gandolfo , il quale sull’alto
della collina vedesi torreggiare. Tutta questa fal-
da si appella il Pascolare di Castel Gandolfo , ed
ivi furono nell’anno 1817 scoperti sotto la crosta
del peperino molti vasi sepolcrali riposti dentro
grandi olle . Essi esistono ancora in gran parte
presso il Sig. Carnevali in Albano , e per la for-
tuita del loro ritrovamento , e pel* luogo in cui
furono rinvenuti , e per la forma rozza , e biz-
zarra insieme , che hanno , diedero luogo a due
opposti sistemi . Gli uni pretesero rimandarne l’ori-
gine di là da’tempi conosciuti per la storia , e li
fecero anteriori , o contemporanei almeno delle
eruzioni vulcaniche del monte Albano ; altri vi ri-
conobbero il secolo di Totila , e la forma , e co-
stume settentrionale. A. me sembra però che sì gli
uni che gli altri si siano lasciati trascinar troppo
- dai loro sistemi , e che i vasi siano di una epoca
molto più recente di quella di coloro , che ne vo-
gliono fare monumenti anteriori alia storia del La-
zio , e molto più antichi siano di quello , che si
possano attribuire al tempo di Totila . La loro for-
ma singolare , e rozza , le fibule di bronzo , che
vi si sono trovate dentro , simili alle fibule Roma-
ne più conosciute, mi sembrano determinarne Pepo*