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una qualche città latina, la quale, se non con evidenza,
almeno coni molta probabilità dall' Olstenio nelle note
al Cluverio p. 162 si suppone Cerbio.
Livio lib. II. c. XXXIX. descrivendo la impresa di
Coriolano contra i Romani , dice , che quell'esule dopo
aver preso Satrico, Longula , Polusca, e Corioli, si ri-
volse a Lavinio , e l'occupò: e poi successivamente Cor-
bione, Vitellia, Trebia, Lavico, e Pedo, e finalmente
accampossi alle Fosse Cluilie. Or conoscendosi, che Vi-
tellia era a Valmontone, Labico alla Colonna, Pedo a
Gallicano, ne siegue, che Corbione, che fu la prima do-
po Lavinio ad essere presa era la prima nella direzio-
ne in cui stanno le città predette. Dionisio lib. VI.
c. III. narrando la mossa generale de' Latini per rimet-
tere i Tarquinii sul trono di Roma dice, che la prima
loro operazione fu d'impadronirsi di un forte castello
presidiato dai Romani chiamato Corbione , e dopo a-
ver tagliato a pezzi la guarnigione ne fecero un centro
di operazioni dal quale uscirono a predare e devastare
le terre dei Romani, circostanza , che non può verifi-
carsi , se non nel punto di Rocca Priora, poiché i La-
tini in quella guerra non oltrepassarono il territorio tu-
sculano, essendo terminata , come è noto, colla batta-
glia del Regillo. Dall'a Itro canto di là poterono esten-
dere le loro devastazioni alle terre dei Romani , poste
sulla falda del monte albano, che domina la valle del-
la Molara. Quello stesso storico lib. VII. c. XIX. dan-
do un'altra direzione alla scorreria di Coriolano dice, che
dopo aver preso Pedo, partì la mattina seguente di là
sul far del giorno, e condusse l'esercito a Corbione, che
immediatamente si arrese, e da Corbione a Corioli. 0-
ra, se per un momento si dia uno sguardo alla Carta ,
stabilito , che Pedum fu a Gallicano, e Corioli a Mon-
te Giove, di conseguenza viene che Corbio fu a Rocca
una qualche città latina, la quale, se non con evidenza,
almeno coni molta probabilità dall' Olstenio nelle note
al Cluverio p. 162 si suppone Cerbio.
Livio lib. II. c. XXXIX. descrivendo la impresa di
Coriolano contra i Romani , dice , che quell'esule dopo
aver preso Satrico, Longula , Polusca, e Corioli, si ri-
volse a Lavinio , e l'occupò: e poi successivamente Cor-
bione, Vitellia, Trebia, Lavico, e Pedo, e finalmente
accampossi alle Fosse Cluilie. Or conoscendosi, che Vi-
tellia era a Valmontone, Labico alla Colonna, Pedo a
Gallicano, ne siegue, che Corbione, che fu la prima do-
po Lavinio ad essere presa era la prima nella direzio-
ne in cui stanno le città predette. Dionisio lib. VI.
c. III. narrando la mossa generale de' Latini per rimet-
tere i Tarquinii sul trono di Roma dice, che la prima
loro operazione fu d'impadronirsi di un forte castello
presidiato dai Romani chiamato Corbione , e dopo a-
ver tagliato a pezzi la guarnigione ne fecero un centro
di operazioni dal quale uscirono a predare e devastare
le terre dei Romani, circostanza , che non può verifi-
carsi , se non nel punto di Rocca Priora, poiché i La-
tini in quella guerra non oltrepassarono il territorio tu-
sculano, essendo terminata , come è noto, colla batta-
glia del Regillo. Dall'a Itro canto di là poterono esten-
dere le loro devastazioni alle terre dei Romani , poste
sulla falda del monte albano, che domina la valle del-
la Molara. Quello stesso storico lib. VII. c. XIX. dan-
do un'altra direzione alla scorreria di Coriolano dice, che
dopo aver preso Pedo, partì la mattina seguente di là
sul far del giorno, e condusse l'esercito a Corbione, che
immediatamente si arrese, e da Corbione a Corioli. 0-
ra, se per un momento si dia uno sguardo alla Carta ,
stabilito , che Pedum fu a Gallicano, e Corioli a Mon-
te Giove, di conseguenza viene che Corbio fu a Rocca