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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0027
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Dionisio racconta questi medesimi fatti nel libro X.
c. XXIV. e seg. e sempre più dimostra la posizione
di Corbio, dove indicossi. Imperciocché narra che nel-
l'anno 298, dopo la vittoria riportata nella valle albana
sotto Tusculo da Quinzio sopra gli Equi condotti da
Clelio Gracco, si fece rendere dai medesimi Corbione:
che l'anno seguente gli Equi occuparono per tradimen-
to notturno questa terra, tagliarono a pezzi il presidio,
e quindi si portarono sopra Ortona, che egli chiama
Hirtona, o Virtona: Iprava, o Barava: e la dice latina: e
finalmente che Orazio dopo averli disfatti, ed aver dato
il guasto alle loro terre rovinò le mura di Corbione, e
ne distrusse le case fin dalle fondamenta. Così pertanto
finì questa terra latina l'anno 299. di Roma 455. avan-
ti l'era volgare.
Dopo tal distruzione negli ultimi tempi della repu-
blica , come di tante altre città primitive avvenne , si
formò nel suo sito una qualche villa romana, e nella de-
cadenza dell'imperio a questa avrà succeduto un villag-
gio, che rimase estinto anch'esso; ma dopo la distruzio-
ne di Tusculo nell'anno 1191. formossi una nuova ter-
ra, la quale nel secolo XIV. fu occupata dai Savelli, e
perciò nell'anno 1436 andò soggetta con altre terre lo-
ro, come Borghetto, Castel Gandolfo, Albano, e Savel-
lo ad essere saccheggiata dal legato di papa Eugenio IV.
secondo che si trae da un Diario riportato dal Murato-
ri ne' R. I. S. Tomo XXIV. p. 1146. Questa terra in-
nalzata a titolo di marchesato da Sisto V. rimase in pie-
no dominio de' Savelli fino all' anno 1597. in che in-
sieme con Castel Gandolfo fu venduta alla Camera A-
postolica. Veggasi il Ratti nella storia della famiglia
Sforza T. IL p. 341. e seg.
La chiesa principale è a tre navate divise da co-
lonne , ottangolari , con capitelli corintj dei tempi bassi.
 
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