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bra, e la borgata di Rubrae. E visitando il luogo se ne
ravvisa la opportunità, e come mirabilmente traggono lu-
me da essa i passi de'classici sovrannotati. Tutto il suolo
è composto di tufa-litoide rosso , in mezzo al quale è sta-
ta tagliata la strada: ed ivi a destra diramava la via tibe-
rina, a sinistra una strada che per Veii raggiungeva la
Cassia, nodo importante per le operazioni strategiche, e
perciò più volte scelto per gli accampamenti.
La situazione, favorevole in tempi di prosperità in-
terna per l'annodamento di una popolazione in questo
luogo, noi fu certamente dopo il principio delle rovine,
che coprirono questa bella parte d'Italia. Rubrae sopra
una delle strade principali, che menavano a Roma, come
la Flaminia, si vide particolarmente esposta all'andirivie-
ni di tutte le orde barbariche, che vennero dal setten-
trione a danno di Roma dal principio del secolo V. fino
al secolo IX: onde rimase deserta , e ridotta allo stato
di pura stazione, come può trarsi dalla Carta Peutinge-
riana, e dall'Itinerario Gerosolimitano ricordato di sopra,
conservando però il nome. Anche questo nel secolo XI
cominciò ad alterarsi in Lubrae, e quindi in Lobre, ed
in Obra, cangiando affatto il tipo, e potendo servire di
norma a giudicare fino a qual punto lo stesso nome sia
stato ne'tempi bassi alterato. E perciò gli atti, che ora
leggiamo del martirio de'ss.Abbondio ed Abbondanzio av-
venuto nel principio del secolo IV. sotto Diocleziano e
Massimiano, e dati alla luce dal Cardulo, essendo stati
compilati dopo che il nome di Rubrae avea cominciato
ad essere alterato designano la città col nome di Lubrae,
leggendosi ivi che giunsero legati fino alla città di Lubrae.
Molte memorie di questo fondo si conservano nelle
carte de'tempi bassi dal secolo Xl, fino al XV , ma mai
più non apparisce, come un villaggio, e solo come una
contrada, divisa in più proprietarii, che a poco a poc^
bra, e la borgata di Rubrae. E visitando il luogo se ne
ravvisa la opportunità, e come mirabilmente traggono lu-
me da essa i passi de'classici sovrannotati. Tutto il suolo
è composto di tufa-litoide rosso , in mezzo al quale è sta-
ta tagliata la strada: ed ivi a destra diramava la via tibe-
rina, a sinistra una strada che per Veii raggiungeva la
Cassia, nodo importante per le operazioni strategiche, e
perciò più volte scelto per gli accampamenti.
La situazione, favorevole in tempi di prosperità in-
terna per l'annodamento di una popolazione in questo
luogo, noi fu certamente dopo il principio delle rovine,
che coprirono questa bella parte d'Italia. Rubrae sopra
una delle strade principali, che menavano a Roma, come
la Flaminia, si vide particolarmente esposta all'andirivie-
ni di tutte le orde barbariche, che vennero dal setten-
trione a danno di Roma dal principio del secolo V. fino
al secolo IX: onde rimase deserta , e ridotta allo stato
di pura stazione, come può trarsi dalla Carta Peutinge-
riana, e dall'Itinerario Gerosolimitano ricordato di sopra,
conservando però il nome. Anche questo nel secolo XI
cominciò ad alterarsi in Lubrae, e quindi in Lobre, ed
in Obra, cangiando affatto il tipo, e potendo servire di
norma a giudicare fino a qual punto lo stesso nome sia
stato ne'tempi bassi alterato. E perciò gli atti, che ora
leggiamo del martirio de'ss.Abbondio ed Abbondanzio av-
venuto nel principio del secolo IV. sotto Diocleziano e
Massimiano, e dati alla luce dal Cardulo, essendo stati
compilati dopo che il nome di Rubrae avea cominciato
ad essere alterato designano la città col nome di Lubrae,
leggendosi ivi che giunsero legati fino alla città di Lubrae.
Molte memorie di questo fondo si conservano nelle
carte de'tempi bassi dal secolo Xl, fino al XV , ma mai
più non apparisce, come un villaggio, e solo come una
contrada, divisa in più proprietarii, che a poco a poc^