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nemico. Infatti narra Appiano , che avendo Siila occu-
pato, Setia og. Sezze, Mario si vide obbligato a ripie-
gare 1' ala destra ed il centro verso Sacriporto , for-
mando in certa guisa a Sacriporto il centro, e cangian-
do fronte appoggiò la sua ala sinistra a Signia e la de-
stra a Preneste. Il movimento di Siila affidavasi alle in-
telligenze, che avea nel campo di Mario ; quindi allor-
ché vennero i due eserciti alle mani , l'ala sinistra de'
Mariani piegò, e cinque intiere coorti di fanti , e due
turme di cavalli, facendo mostra di non poter reggere
all' urto, gittarono le insegne e disertarono al nemico ;
fatto che portò seco lo scompiglio e la rotta generale
delle genti di Mario, che si misero a fuggire verso Pre-
neste, inseguiti così vivamente da Silla, che i Prenesti-
ni non poterono ricevere che i primi fuggiaschi, e chiu-
se le porte, Mario stesso fii tratto su per le mura colle
corde, e fu testimonio della orribile strage de'suoi, che
avvenne sotto le mura della città. Dei prigioni , tutti i
Sanniti furono spietatamente tagliati a pezzi. Ora da que-
sto racconto mi sembra potersi inferire, che Mario nel
cangiar fronte e nel ripiegare 1' ala sinistra scendesse
da Signia a Colle Ferro, e di là al piano di Pim-
pinara, onde le due fazioni vennero alle mani fra Col-
le Sacco , Colle Ferro , e Pimpinara , dove i Mariani
posti in rotta altro scampo non videro che fuggire a Pre-
neste, distante circa 9 miglia per i sentieri più corti
dal campo di battaglia. Qualunque altra ipotesi volesse
seguirsi è inverisimile, non solo perchè in opposizione
colle testimonianze degli antichi scrittori, ma soprattutto
per la natura de'luoghi, e per la vicinanza di Signia e
Preneste. La pianura di Pimpinara in tutta la contrada
è il solo luogo dove possa darsi una battaglia al modo
antico, alla quale presero parte circa 150, 000 uomini.
Quella battaglia può riguardarsi come 1' ultimo crollo
nemico. Infatti narra Appiano , che avendo Siila occu-
pato, Setia og. Sezze, Mario si vide obbligato a ripie-
gare 1' ala destra ed il centro verso Sacriporto , for-
mando in certa guisa a Sacriporto il centro, e cangian-
do fronte appoggiò la sua ala sinistra a Signia e la de-
stra a Preneste. Il movimento di Siila affidavasi alle in-
telligenze, che avea nel campo di Mario ; quindi allor-
ché vennero i due eserciti alle mani , l'ala sinistra de'
Mariani piegò, e cinque intiere coorti di fanti , e due
turme di cavalli, facendo mostra di non poter reggere
all' urto, gittarono le insegne e disertarono al nemico ;
fatto che portò seco lo scompiglio e la rotta generale
delle genti di Mario, che si misero a fuggire verso Pre-
neste, inseguiti così vivamente da Silla, che i Prenesti-
ni non poterono ricevere che i primi fuggiaschi, e chiu-
se le porte, Mario stesso fii tratto su per le mura colle
corde, e fu testimonio della orribile strage de'suoi, che
avvenne sotto le mura della città. Dei prigioni , tutti i
Sanniti furono spietatamente tagliati a pezzi. Ora da que-
sto racconto mi sembra potersi inferire, che Mario nel
cangiar fronte e nel ripiegare 1' ala sinistra scendesse
da Signia a Colle Ferro, e di là al piano di Pim-
pinara, onde le due fazioni vennero alle mani fra Col-
le Sacco , Colle Ferro , e Pimpinara , dove i Mariani
posti in rotta altro scampo non videro che fuggire a Pre-
neste, distante circa 9 miglia per i sentieri più corti
dal campo di battaglia. Qualunque altra ipotesi volesse
seguirsi è inverisimile, non solo perchè in opposizione
colle testimonianze degli antichi scrittori, ma soprattutto
per la natura de'luoghi, e per la vicinanza di Signia e
Preneste. La pianura di Pimpinara in tutta la contrada
è il solo luogo dove possa darsi una battaglia al modo
antico, alla quale presero parte circa 150, 000 uomini.
Quella battaglia può riguardarsi come 1' ultimo crollo