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dato alla fazione di Mario. Oltre gli storici greci so-
vrallodati se ne fa menzione nella epitome di Livio
lib. LXXXVII. in Velleio lib. IT. c. XXYI. in Lucano
Phars. lib. IL v. 134 in Floro lib. III. ed in Orosio
lib. V. c. XX.
Dopo quella circostanza Sacriporto non viene più
ricordato , e rimane sempre un dubbio , se debba ri-
guardarsi come un vico, borgo, ec. ovvero come sem-
plicemente un nome della contrada, di che sempre s'igno-
ra la etimologia. Il luogo però era troppo importante
perchè isfuggisse ne' tempi bassi alle mire de' potenti ,
imperciocché per chi va da Valmontone ad Anagni esso
domina immediatamente la strada.
Infatti era di già stato portato allo stato di Ca-
strum fin dal secolo XII. riportando il Muratori nelle
^ntiq. Medii /levi T. III. p. 777 un atto, che fu ro-
gato l'anno 1151 prope Castrum Fluminariae in eccle-
sia s. Marine , atto, col quale Eugenio III. comprò da
Oddone Colonna la metà di Tusculo con altre terre a
favore della chiesa romana. Della chiesa di s. Maria ne
rimane ancor la memoria in quella chiesuola rurale che
dicesi s. Maria di Pimpinara ; del nome di Flumina-
ria che allora portava il castello deducesi rettamente la
etimologia dalla sua situazione, essendo posto, dove varii
rigagnoli vanno a confluire nel fiume Tolero, og. Sacco.
Di Fluminaria il volgo ben presto fece Plumbinaria e
da Plumbinaria derivò il nome di Pimpinara. I fasti di
questo castello ne'tempi men lontani da noi sono ana-
loghi a quelli di Valmontone. V. TOLERIYM-ZZ^Z:-
MONTONE. Dai canonici lateranensi passò nel 1208
a Riccardo conte di Sora, stipite della famiglia de'conti
di Segni, e da questi nel secolo XVI. ai Sforza , dai
Sforza per vendita ai Barberini, dai Barberini ai Para-
fili, e dai Pàmfili per successione ai Doria, che sono i
dato alla fazione di Mario. Oltre gli storici greci so-
vrallodati se ne fa menzione nella epitome di Livio
lib. LXXXVII. in Velleio lib. IT. c. XXYI. in Lucano
Phars. lib. IL v. 134 in Floro lib. III. ed in Orosio
lib. V. c. XX.
Dopo quella circostanza Sacriporto non viene più
ricordato , e rimane sempre un dubbio , se debba ri-
guardarsi come un vico, borgo, ec. ovvero come sem-
plicemente un nome della contrada, di che sempre s'igno-
ra la etimologia. Il luogo però era troppo importante
perchè isfuggisse ne' tempi bassi alle mire de' potenti ,
imperciocché per chi va da Valmontone ad Anagni esso
domina immediatamente la strada.
Infatti era di già stato portato allo stato di Ca-
strum fin dal secolo XII. riportando il Muratori nelle
^ntiq. Medii /levi T. III. p. 777 un atto, che fu ro-
gato l'anno 1151 prope Castrum Fluminariae in eccle-
sia s. Marine , atto, col quale Eugenio III. comprò da
Oddone Colonna la metà di Tusculo con altre terre a
favore della chiesa romana. Della chiesa di s. Maria ne
rimane ancor la memoria in quella chiesuola rurale che
dicesi s. Maria di Pimpinara ; del nome di Flumina-
ria che allora portava il castello deducesi rettamente la
etimologia dalla sua situazione, essendo posto, dove varii
rigagnoli vanno a confluire nel fiume Tolero, og. Sacco.
Di Fluminaria il volgo ben presto fece Plumbinaria e
da Plumbinaria derivò il nome di Pimpinara. I fasti di
questo castello ne'tempi men lontani da noi sono ana-
loghi a quelli di Valmontone. V. TOLERIYM-ZZ^Z:-
MONTONE. Dai canonici lateranensi passò nel 1208
a Riccardo conte di Sora, stipite della famiglia de'conti
di Segni, e da questi nel secolo XVI. ai Sforza , dai
Sforza per vendita ai Barberini, dai Barberini ai Para-
fili, e dai Pàmfili per successione ai Doria, che sono i