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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0071
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metropoli Pedum, e quella delle metropoli circonvicine
Praeneste, Gabii, e Tibur. A suo luogo fu dichiarato, co-
me e perchè si riconosca Pedum a Gallicano, territorio,
che si trova a contatto con quelli delle altre tre città so-
vrannomate. Ora in questo tratto il casale moderno di
Passeraio è il solo che non solo conserva le traccie di
essere stato anticamente una borgata, ma ancora avanzi
antichi che confermano questa opinione, e perciò io cre-
do di ravvisare in esso le vestigia di Scaptia.
Di questa città secondaria del Lazio antico poche
memorie si leggono nella storia; imperciocché tranne il
passo sovraindicato di Festo, che mostra aver dato no-
me ad una delle tribù di Roma, due altri soltanto io ne
conosco, uno di Dionisio lib. V. c. LXI, che indica aver
preso parte il popolo di essa nella famosa lega latina
tendente a ristabilire i Tarquinii, l'altro di Plinio lib. III.
cap. V. che nomina Scaptia fralle città che a'suoi gior-
ni erano estinte, senza aver lasciato traccia, espressione
iperbolica, che si può ammettere soltanto nel senso mo-
rale, poiché fra tutte quelle che nomina di molte riman-
gono ancora le vestigia, ed al più si questiona se ap-
partengono ad una piuttosto che ad un'altra; ed in que-
sta categoria direbbesi entrare ancor questa.
Accadde di Scaptia quello che di altre città anti-
che del Lazio essere avvenuto narra Strabone, che ne"
tempi, che accompagnarono lo scioglimento della repu-
blica, furono dai ricchi privati portate allo stato di vil-
le sontuose. Forse venne occupata da taluno, che ebbe
il cognome di Passer, come M. Petronio ricordato da
Varrone de Re Rustica lib. III. c. II: quindi villa Pas-
seriana, fundus Passerianus, praedium Passerianum,
fu il nome sostituito a Scaptia negli ultimi tempi della
republica, che ne'tempi bassi fu trasmutato in Passara-
num, e ne'moderni in Passerano. E questo fondo dopo
metropoli Pedum, e quella delle metropoli circonvicine
Praeneste, Gabii, e Tibur. A suo luogo fu dichiarato, co-
me e perchè si riconosca Pedum a Gallicano, territorio,
che si trova a contatto con quelli delle altre tre città so-
vrannomate. Ora in questo tratto il casale moderno di
Passeraio è il solo che non solo conserva le traccie di
essere stato anticamente una borgata, ma ancora avanzi
antichi che confermano questa opinione, e perciò io cre-
do di ravvisare in esso le vestigia di Scaptia.
Di questa città secondaria del Lazio antico poche
memorie si leggono nella storia; imperciocché tranne il
passo sovraindicato di Festo, che mostra aver dato no-
me ad una delle tribù di Roma, due altri soltanto io ne
conosco, uno di Dionisio lib. V. c. LXI, che indica aver
preso parte il popolo di essa nella famosa lega latina
tendente a ristabilire i Tarquinii, l'altro di Plinio lib. III.
cap. V. che nomina Scaptia fralle città che a'suoi gior-
ni erano estinte, senza aver lasciato traccia, espressione
iperbolica, che si può ammettere soltanto nel senso mo-
rale, poiché fra tutte quelle che nomina di molte riman-
gono ancora le vestigia, ed al più si questiona se ap-
partengono ad una piuttosto che ad un'altra; ed in que-
sta categoria direbbesi entrare ancor questa.
Accadde di Scaptia quello che di altre città anti-
che del Lazio essere avvenuto narra Strabone, che ne"
tempi, che accompagnarono lo scioglimento della repu-
blica, furono dai ricchi privati portate allo stato di vil-
le sontuose. Forse venne occupata da taluno, che ebbe
il cognome di Passer, come M. Petronio ricordato da
Varrone de Re Rustica lib. III. c. II: quindi villa Pas-
seriana, fundus Passerianus, praedium Passerianum,
fu il nome sostituito a Scaptia negli ultimi tempi della
republica, che ne'tempi bassi fu trasmutato in Passara-
num, e ne'moderni in Passerano. E questo fondo dopo