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S. Oreste è distante da Roma 27 miglia e 10 da
Civita Castellana, contiene 1428 abitanti, e non è edi-
ficato in modo da godere della bella veduta che da quel
ripiano si apre di un gran tratto della valle del Tevere.
La strada che ivi conduce è pratticabile per una car-
rozza tirata da 4 cavalli, ma bisogna che i finimenti sia-
no forti , perchè la strada è molto erta e costrutta a
modo di cordonata, e non essendo difesa da un para-
petto, qualunque accidente riuscirebbe fatale. Una spe-
cie d'istmo unisce il ripiano su cui fu la città e tempio
di Feronia, e sul quale è la Terra moderna col monte,
ed ivi è il nodo delle strade che conducono da s. Ore-
ste a Roma, al fiume, ed alla chiesa di s. Silvestro, che è
sulla sommità. Il tempio di Feronia si mantenne fino
alla caduta del paganesimo , ossia fino agli ultimi anni
del quarto secolo della era volgare, e col tempio pro-
babilmente andò a spopolarsi ancor la città. In sua vece
sorse- nel secolo X la Terra odierna, che dapprincipio
si disse di s. Edistio, e poscia per corruzione s. Resto,
e finalmente s. Oreste, nome che ha communicato a tutto
il monte che volgarmente dicesi di s. Oreste. Nella stes-
sa epoca dell' abbandono del tempio di Feronia seguì
pur quello del tempio di Apollo, che come si disse era
sulla punta più alta, oggi occupata dalla chiesa di. s. Sil-
vestro. Ora è fama che in questo monte si ritirasse s. Sil-
vestro papa durante la persecuzione, e che egli vi edi-
ficasse un monastero ; io credo però che di tal mona-
stero non si abbiano documenti anteriori al secolo VI.
della era volgare quando fiorì s. Nonnoso abbate cele-
brato da s. Gregorio ne'suoi Dialoghi, e di cui scrisse
con molta erudizione le memorie Antonio Degli Effetti
nel 1675. Ancor questo monastero rimase deserto nel
secolo VI, per le scorrerie de' Longobardi. Dagli An-
nali Bertiniani presso il Muratori Rerum Italie. Script.
S. Oreste è distante da Roma 27 miglia e 10 da
Civita Castellana, contiene 1428 abitanti, e non è edi-
ficato in modo da godere della bella veduta che da quel
ripiano si apre di un gran tratto della valle del Tevere.
La strada che ivi conduce è pratticabile per una car-
rozza tirata da 4 cavalli, ma bisogna che i finimenti sia-
no forti , perchè la strada è molto erta e costrutta a
modo di cordonata, e non essendo difesa da un para-
petto, qualunque accidente riuscirebbe fatale. Una spe-
cie d'istmo unisce il ripiano su cui fu la città e tempio
di Feronia, e sul quale è la Terra moderna col monte,
ed ivi è il nodo delle strade che conducono da s. Ore-
ste a Roma, al fiume, ed alla chiesa di s. Silvestro, che è
sulla sommità. Il tempio di Feronia si mantenne fino
alla caduta del paganesimo , ossia fino agli ultimi anni
del quarto secolo della era volgare, e col tempio pro-
babilmente andò a spopolarsi ancor la città. In sua vece
sorse- nel secolo X la Terra odierna, che dapprincipio
si disse di s. Edistio, e poscia per corruzione s. Resto,
e finalmente s. Oreste, nome che ha communicato a tutto
il monte che volgarmente dicesi di s. Oreste. Nella stes-
sa epoca dell' abbandono del tempio di Feronia seguì
pur quello del tempio di Apollo, che come si disse era
sulla punta più alta, oggi occupata dalla chiesa di. s. Sil-
vestro. Ora è fama che in questo monte si ritirasse s. Sil-
vestro papa durante la persecuzione, e che egli vi edi-
ficasse un monastero ; io credo però che di tal mona-
stero non si abbiano documenti anteriori al secolo VI.
della era volgare quando fiorì s. Nonnoso abbate cele-
brato da s. Gregorio ne'suoi Dialoghi, e di cui scrisse
con molta erudizione le memorie Antonio Degli Effetti
nel 1675. Ancor questo monastero rimase deserto nel
secolo VI, per le scorrerie de' Longobardi. Dagli An-
nali Bertiniani presso il Muratori Rerum Italie. Script.