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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0165
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mare e che il Gianicolo, dove Giano padre di Thybris
avea regnato entrava nel loro dominio. Quanto alla tra-
dizione albana di Tiberino, parrai foggiata su quella più
antica di Thybris, a segno che piuttosto dovrebbe de-
dursi questo nome da Tiberis, che Tiberis da Tiberi-
nus o Tiberius.
Secondo il costume antichissimo, che assegnava un
Genio a ciascun fiume , come a ciascun monte ec. an-
che il Tevere ebbe il suo che Varrone e Virgilio chia-
marono deus Tiberinus , nome che i poeti communi-
carono al fiume stesso, e che derivava da Thybris, o
Tibris, poscia Tiberis.
Servio nelle note al libro VIII. della Eneide v. 63
ci ha conservato la memoria di un altro nome dato al
fiume, dicendo che il Tevere fu detto ancora Rumori
dal rodere che faceva le ripe: quasi ripas ruminans et
escedens ; e ne' rituali Serra per la stessa ragione ,
come per questo carattere medesimo in una parte della
città, cioè presso il Clementine di oggi fu chiamato Te-
rentum, quod ripas terat. E commentando il verso 90
dello stesso libro dice che la frase rumore secando do-
vea leggersi rumone secundo, cioè favente fluvio. Da
Runion alcuni traevano la etimologia di Ruminalis data
al celebre fico, sotto il quale la lupa allattò i fanciulli
esposti Romulo e Remo.
TIBVR — TITOLI.
litoti,
Città molto celebre nella Comarca, capitale del di-
stretto dello stesso nome, situata sopra la pendice del
monte Ripoli 18 m. distante da Roma. Contiene 5740
abitanti : la latitudine di essa venne determinata dagli
 
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