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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0214
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211
che gli avanzi de'piloni, ed i massi degli archi caduti :
di questo però oltre i massi nell'alveo del fiume rimane
tuttora in piedi un arco grande, e parte di un archetto,
i quali per le deposizioni lasciate dall'acqua fanno co-
noscere quanto alto fosse il livello del fiume, allorché il
ponte venne costrutto. Apparisce inoltre, che dopo esse-
re rimasto il ponte inservibile per la rovina avvenuta
l'anno 105 della era volgare, ricordata da Plinio nelle
sue lettere fu costrutto un contrarco di opera reticolata
affine di sorreggere la rampa, che dappresso alla testa
del ponte scendeva nel sepolcreto , del quale sono per
parlare.
Questo sepolcreto scoperto nella stessa occasione tro-
vavasi fra la via valeria e la sponda del fiume, e vien
circoscritto dalla rampa testé ricordata, e da un muro di
opera reticolata costrutto sul principio del IL secolo della
era volgare dopo la rovina sovraindicata dell'anno 105,
ossia, quando il luogo stesso fu designato a tale uso. Ol-
tre la rampa che diretta vi scendeva dalla via valeria
presso il ponte, un'altro accesso avea questo sepolcreto
dalla stessa via ed è una scaletta ad arco rampante di
travertino che merita di essere particolarmente osservata
per la sua costruzione. Sì l'uno che l'altro accesso con-
servano le traccie delle porte, o cancelli che li chiude-
vano. Nel sepolcreto molti cadaveri, e molte lapidi fu-
rono trovate : fralle quali meritano singolare menzione
quella del cenotafio di Senecione morto certamente do-
po l'anno 107 della era volgare, in che fu console per
la quarta volta insieme con Sura , erettogli da Lucio
Memmio Tuscillo suo figlio, essa mostra che egli ap-
pellossi Lucio Memmio Afro Senecione, che apparten-
ne alla tribù Galeria, che fu console, proconsole della
Sicilia, legato, e propretore della provincia di Aquita-
nia ; i caratteri sono di bella forma :
 
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