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passo molto da ponderarsi, poiché mostra, che ivi l'A-
niene che solcava la villa non era praeceps, non avea,
come più sotto dice la tumidam, rabiem, nè era spu-
mante : spumosaque ponit murmura; ma era mitissinius
amnis. E tanto placido era, che il poeta lo dice infra-
que superque saxeus, in modo da non turbare gli studii
diurni, ed i sonni poetici di Vopisco :
Ceu placidi veritus turbare Sopisci
Pieriosque dies et habentes carmina somni:
e più sotto :
Quo tibi tota quies offensaque turbine nullo
Nox solet, et pigros invitant murmura somnos
Conteneva boschi secolari, venerabili:
Nemora alta citatis
Incubuere vadis.
Generabile dicam
Lucorum senium? Te, quae vada fluminis infra
Cernis an ad sylvas quae respicis, aula tacentes?
Questi passi uniti insieme mostrano, essere stata la villa
sulle due ripe dell' Aniene, dove questo avea deposta
ogni furia, in un luogo boscoso, dove appena udivasi un
mormorio conciliatore del sonno. Non era però lungi
dalle cadute del fiume e dalla vista del luco di Ti-
burno, e del confluente dell'Albula:
Illis ipse antris Anienus fonte relieto,
Nocte sub arcana glaucos exutus amictus
Huc, illue fragili prosternit pectora musco,
Aut ingens in stagna cadit, vitreasque natatu
Plaudit aquas: illa recubat Tiburnus in umbra:
Illie sulphureos cupit Abbuia mergere crines.
Ora applicando questi passi alla natura de' luoghi, e
facendo le distinzioni opportune, circa i cangiamenti fi-
sici sopravvenuti, chi non riconoscerà insussistente la
opinione volgare acremente sostenuta dal Cabrai, che
passo molto da ponderarsi, poiché mostra, che ivi l'A-
niene che solcava la villa non era praeceps, non avea,
come più sotto dice la tumidam, rabiem, nè era spu-
mante : spumosaque ponit murmura; ma era mitissinius
amnis. E tanto placido era, che il poeta lo dice infra-
que superque saxeus, in modo da non turbare gli studii
diurni, ed i sonni poetici di Vopisco :
Ceu placidi veritus turbare Sopisci
Pieriosque dies et habentes carmina somni:
e più sotto :
Quo tibi tota quies offensaque turbine nullo
Nox solet, et pigros invitant murmura somnos
Conteneva boschi secolari, venerabili:
Nemora alta citatis
Incubuere vadis.
Generabile dicam
Lucorum senium? Te, quae vada fluminis infra
Cernis an ad sylvas quae respicis, aula tacentes?
Questi passi uniti insieme mostrano, essere stata la villa
sulle due ripe dell' Aniene, dove questo avea deposta
ogni furia, in un luogo boscoso, dove appena udivasi un
mormorio conciliatore del sonno. Non era però lungi
dalle cadute del fiume e dalla vista del luco di Ti-
burno, e del confluente dell'Albula:
Illis ipse antris Anienus fonte relieto,
Nocte sub arcana glaucos exutus amictus
Huc, illue fragili prosternit pectora musco,
Aut ingens in stagna cadit, vitreasque natatu
Plaudit aquas: illa recubat Tiburnus in umbra:
Illie sulphureos cupit Abbuia mergere crines.
Ora applicando questi passi alla natura de' luoghi, e
facendo le distinzioni opportune, circa i cangiamenti fi-
sici sopravvenuti, chi non riconoscerà insussistente la
opinione volgare acremente sostenuta dal Cabrai, che