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strage che di bestiami, masserizie ec. fece in quella
circostanza il fiume. Allora fu portato via il ponte del
quale fu parlato di sopra, e forse pur 1' altro più lon-
tano, volgarmente detto Valerio: ed allora il corso del
fiume prese quell'aspetto che presso a poco avea rias-
sunto, dopo la ultima catastrofe de°16 novembre 1826,
quando all'improvviso le acque dell'Aniene aprironsi un
varco sulla ripa destra e lasciarono isolato il muro di
chiusa fatto fin dal secolo XV. e molte volte succes-
sivamente ristaurato, pel quale il fiume formava una
nuova catarratta artificiale. In questa ultima catastrofe il
fiume ingojò molti fabbricati esistenti sulla sponda sini-
stra del fiume, de'quali non si trovarono più nè vestigia,
nè traccie ne' baratri del fiume. Malgrado le osservazio-
ni de'dotti e de'periti contra il rialzamento del muro so-
vraindicato, fu questo con gravissimo dispendio rialzato.
Riconosciuto però insufficiente fu adottato un nuovo pro-
getto, di allontanare cioè per sempre il corso del fiume
dall'antica chiusa, forando con due cunicoli il monte
Catillo, e facendolo scaricare di là dalla grotta delle Si-
rene, e questo progetto venne eseguito sotto la direzione
dell'ingegnere Folclii. Questo nuovo corso fu aperto l'an-
no 1834, ed in memoria di tale lavoro si pose una gran
lapide Sull'imbocco de'cunicoli, e si battè una medaglia.
In occasione di questa apertura vennero tracciati sen-
tieri per iscendere alla grotta detta delle Sirene, e ri-
salire al tempio di Tiburno, congiungendo questi sen-
tieri colla strada tracciata l'anno 1809 dal generale Se-
stio Miollis per iscendere alla grotta detta di Nettu-
no; ma questa grotta medesima insieme colla rupe adia-
cente scomparve sul finire dell'anno 1835. Deliziosi
sono que'sentieri per la varietà delle vedute e per l'or-
rore che regna in que'luoghi. Imponente poi per ogni
riguardo è la veduta della nuova catarratta da qualun-
strage che di bestiami, masserizie ec. fece in quella
circostanza il fiume. Allora fu portato via il ponte del
quale fu parlato di sopra, e forse pur 1' altro più lon-
tano, volgarmente detto Valerio: ed allora il corso del
fiume prese quell'aspetto che presso a poco avea rias-
sunto, dopo la ultima catastrofe de°16 novembre 1826,
quando all'improvviso le acque dell'Aniene aprironsi un
varco sulla ripa destra e lasciarono isolato il muro di
chiusa fatto fin dal secolo XV. e molte volte succes-
sivamente ristaurato, pel quale il fiume formava una
nuova catarratta artificiale. In questa ultima catastrofe il
fiume ingojò molti fabbricati esistenti sulla sponda sini-
stra del fiume, de'quali non si trovarono più nè vestigia,
nè traccie ne' baratri del fiume. Malgrado le osservazio-
ni de'dotti e de'periti contra il rialzamento del muro so-
vraindicato, fu questo con gravissimo dispendio rialzato.
Riconosciuto però insufficiente fu adottato un nuovo pro-
getto, di allontanare cioè per sempre il corso del fiume
dall'antica chiusa, forando con due cunicoli il monte
Catillo, e facendolo scaricare di là dalla grotta delle Si-
rene, e questo progetto venne eseguito sotto la direzione
dell'ingegnere Folclii. Questo nuovo corso fu aperto l'an-
no 1834, ed in memoria di tale lavoro si pose una gran
lapide Sull'imbocco de'cunicoli, e si battè una medaglia.
In occasione di questa apertura vennero tracciati sen-
tieri per iscendere alla grotta detta delle Sirene, e ri-
salire al tempio di Tiburno, congiungendo questi sen-
tieri colla strada tracciata l'anno 1809 dal generale Se-
stio Miollis per iscendere alla grotta detta di Nettu-
no; ma questa grotta medesima insieme colla rupe adia-
cente scomparve sul finire dell'anno 1835. Deliziosi
sono que'sentieri per la varietà delle vedute e per l'or-
rore che regna in que'luoghi. Imponente poi per ogni
riguardo è la veduta della nuova catarratta da qualun-