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stimonio. Ma se ben si riflette, senza un'anacronismo pa-
tente, V irgilio non poteva fare entrare i Tusculani nel-
la guerra latina contro di Enea, sendo che Tusculo fu
fondata circa una generazione dopo. Come tante altre
città del Lazio anche Tusculo venne colonizzata da La-
tino Silvio , re di Alba , per testimonianza dell'autore
della Origo Gentìs Romanae: e come le altre città del
Lazio anche questa riacquistò la sua indipendenza do-
po la distruzione di Alba eseguita per ordine di Tul-
io Ostilio. Da quella epoca si resse a modo di republi-
ca sotto la presidenza di un dittatore.
Tarquinio il Superbo aspirando al dominio di tut-
to il Lazio, e a divenire signore assoluto in Roma, cer-
cò di accattivarsi i Latini, stringendo vincoli di ospita-
lità e di parentela co'principali personaggi di quella na-
zione. Non isfuggì all'astuto tiranno la grande influen-
za che sopra tutti gli altri Latini avea Mamilio tuscu-
lano, il quale credevasi discendente di Ulisse e di Cir-
ce, e perciò gli diè in moglie la figlia , matrimonio
che gli procacciò parentele, ed amicizie importanti: Li-
vio lib. I. c. XL1X. Questo passo di Livio sulla discen-
denza pretesa, o vera di Mamilio da Ulisse e da Cir-
ce , non solo viene illustrata da Festo nel passo citato
di sopra, ma ancora dalle medaglie della gente Mami-
lia, sulle quali nel dritto vedesi la testa di Mercurio
antenato di Ulisse dal canto di madre , essendo padre
di Autolico padre di Anticlia madre di Ulisse, e nel
rovescio è effigiato Ulisse col pileo viatorio, la tunica
succinta, e col cane dappresso. Questa parentela di Ma-
milio con Tarquinio fu una delle cause principali del-
la guerra latina; imperciocché Tarquinio , dopo essere
stato discacciato da Roma, avendo invano tentato di ri-
entrarvi coll'assistenza degli Etrusci condotti da Porse-
na , ritirossi a Tusculo presso il suo genero , siccome
stimonio. Ma se ben si riflette, senza un'anacronismo pa-
tente, V irgilio non poteva fare entrare i Tusculani nel-
la guerra latina contro di Enea, sendo che Tusculo fu
fondata circa una generazione dopo. Come tante altre
città del Lazio anche Tusculo venne colonizzata da La-
tino Silvio , re di Alba , per testimonianza dell'autore
della Origo Gentìs Romanae: e come le altre città del
Lazio anche questa riacquistò la sua indipendenza do-
po la distruzione di Alba eseguita per ordine di Tul-
io Ostilio. Da quella epoca si resse a modo di republi-
ca sotto la presidenza di un dittatore.
Tarquinio il Superbo aspirando al dominio di tut-
to il Lazio, e a divenire signore assoluto in Roma, cer-
cò di accattivarsi i Latini, stringendo vincoli di ospita-
lità e di parentela co'principali personaggi di quella na-
zione. Non isfuggì all'astuto tiranno la grande influen-
za che sopra tutti gli altri Latini avea Mamilio tuscu-
lano, il quale credevasi discendente di Ulisse e di Cir-
ce, e perciò gli diè in moglie la figlia , matrimonio
che gli procacciò parentele, ed amicizie importanti: Li-
vio lib. I. c. XL1X. Questo passo di Livio sulla discen-
denza pretesa, o vera di Mamilio da Ulisse e da Cir-
ce , non solo viene illustrata da Festo nel passo citato
di sopra, ma ancora dalle medaglie della gente Mami-
lia, sulle quali nel dritto vedesi la testa di Mercurio
antenato di Ulisse dal canto di madre , essendo padre
di Autolico padre di Anticlia madre di Ulisse, e nel
rovescio è effigiato Ulisse col pileo viatorio, la tunica
succinta, e col cane dappresso. Questa parentela di Ma-
milio con Tarquinio fu una delle cause principali del-
la guerra latina; imperciocché Tarquinio , dopo essere
stato discacciato da Roma, avendo invano tentato di ri-
entrarvi coll'assistenza degli Etrusci condotti da Porse-
na , ritirossi a Tusculo presso il suo genero , siccome